S'intensifica l'eruzione dello Stromboli, nuove esplosioni e getti di vapore si alzano dal mare in dense colonne dal colore biancastro che si fondono con le ceneri del vulcano

Non accenna a placarsi l’eruzione dello Stromboli, che dopo un temporaneo indebolimento la scorsa notte, ha ripreso nuovamente vigore in mattinata, regalando scenari davvero suggestivi, che stanno richiamando migliaia di turisti da ogni angolo dell’arcipelago eoliano. Nelle ultime ore l’attività stromboliana ha ripreso intensità, sotto forma di enormi esplosioni e colate di lava che scivolano fino al mare, lungo il ripido pendio della “Sciara del Fuoco”. Pezzi di questo materiale vulcanico sarebbero scivolati sulle profondità del Tirreno, dove il rischio di grossi smottamenti, analoghi a quello che nel Dicembre 2002 scateno un onda di tsunami (l'ultimo piccolo maremoto registrato in Italia) alta fino a 6–7 metri, sono alquanto remoti. Quando la lava incandescente si butta in mare produce forti interazioni esplosive, per le fortissime differenze di temperatura fra lava e acqua, che generavano getti di vapore, blocchi e cenere alti diverse decine di metri. Al momento sarebbero almeno due le colate di lava che raggiungono il mare, mentre le altre rimangono attive solo nella parte superiore della “Sciara del Fuoco”, disperdendosi in alta quota. La situazione rimane sempre sotto controllo, grazie al costante monitoraggio dei vulcanologi dell’INGV, che 24 ore su 24, seguono gli “umori” del più grande vulcano eoliano, analizzandone gli aspetti più tecnici, dal tremore vulcanico agli altri indicatore che in tempo reale stabiliscono i comportamenti dello Stromboli. L’eruzione proseguirà anche nei prossimi giorni, assicurando lo spettacolo a migliaia di turisti che potranno immortalare dal vivo questo spettacolare connubio fra fuoco, terra e mare.

Daniele Ingemi