Taormina. "Sconto covid", la fase 2 controcorrente del bar sul Corso di Vittorio

Taormina. “Sconto covid”, la fase 2 controcorrente del bar sul Corso di Vittorio

Carmelo Caspanello

Taormina. “Sconto covid”, la fase 2 controcorrente del bar sul Corso di Vittorio

martedì 26 Maggio 2020 - 17:55

Il titolare: "Mercato paralizzato, non sappiamo quando torneranno i turisti. Doveroso dare fiducia ai clienti"

TAORMINA – Al tempo della crisi causata del coronavirus, in cui in tutta Italia si pensa ad aumentare i prezzi per far fronte ai danni economici causati dall’emergenza ed alle nuove necessità (a partire dalla continua sanificazione dei locali), a Taormina c’è un esercente che attua la strategia opposta. Ed applica non una maggiorazione bensì uno “sconto Covid”. Pari al 10%.

L’iniziativa, nel bar di Vittorio Conti (nella foto insieme al figlio), gestito insieme alla moglie Rita e al figlio Achille, ha preso il via domenica. Il primo giorno di apertura dopo il lockdowun. Siamo sul corso Umberto, il salotto della capitale siciliana del turismo. “Il mercato – ci dice il titolare del locale – è paralizzato. E la cosa più grave è che non sappiamo quando torneranno i turisti, gli stranieri, la cui assenza sta facendo soffrire la nostra città, come tante altre che vivono di turismo. Abbiamo quindi pensato, in questo momento di grave difficoltà – prosegue Vittorio –  di dare un segnale e, soprattutto, di dare fiducia ai nostri ospiti, ai clienti”.

E così nel suo bar il caffè, giusto per fare un esempio, sia al banco quanto al tavolo, costa il 10% in meno rispetto a prima dell’epidemia. Prezzi contenuti, insomma, per far tornare la gente ad acquistare. “Dobbiamo ripartire dimostrando rispetto – dice con convinzione il responsabile dell’attività – in un momento complicato per tutti, in cui sta iniziando ad emergere una grande voglia di uscire da questo incubo e di lasciarci alle spalle la pandemia”.

Domenica è stato il primo giorno, dopo oltre due mesi, in cui Corso Umberto si è ripopolato. “Ma è stata una… invasione ordinata – conclude Vittorio – solo una sparuta minoranza era senza mascherina e tutti hanno seguito le regole che riguardano in particolare l’accesso ai locali”. Vittorio Conti parla, tra l’altro, con la forza dell’esperienza che ha maturato come amministratore, avendo ricoperto il ruolo di assessore negli anni passati. Conosce bene la macchina del turismo di questa città, costretta a fermarsi con una modalità che non ha precedenti. Qui più che altrove ripartire (nella massima sicurezza) è vitale. Ma non è semplice se si considera che le maggiori entrate sono legate agli stranieri. (Carmelo Caspanello)

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Un commento

  1. Bravi.
    Non hanno perso tempo a piangersi addosso o a segnalare le presunte colpe del Comune, della Regione o dello Stato. Rimboccarsi le maniche e andare avanti.
    Bravi.

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