Riparte dal riconoscimento di Centro di produzione la stagione del teatro messinese
80 spettacoli, un ampio spazio alla musica, all’auto produzione e alla prosa. Anche per il 2025/26 la stagione dell’ente Teatro Vittorio Emanuele del presidente Orazio Miloro, attraverso cartelloni di musica e prosa, insieme alla della Sala Laudano, è caratterizzata da un’offerta che spazia dalla commedia ai classici del teatro, dal jazz ai concerti.
La novità, sottolineata con orgoglio sia dall’assessora regionale alla cultura Elvira Amata, il sindaco di Messina Federico Basile e il sovrintendente Gianfranco Scoglio, è il riconoscimento di Centro di produzione, che consente al Vittorio di accedere ai contributi del Fondo nazionale per il teatro. “Un obiettivo centrato attraverso un lavoro di squadra”, ha detto l’assessora Amata – possibile grazie al lavoro di risanamento e rilancio realizzato in questi anni. L’assessora non elude i punti dolenti, come le questioni relative ad una parte del personale dipendente: “Siamo a lavoro seriamente per sistemare questioni sospese da anni”.
“Per anni abbiamo guardato al Vittorio avvertendo l’esigenza di un terzo polo produttivo siciliano – ha detto il direttore del cartellone di prosa Giovanni Anfuso – certo, se mi avessero detto che ci saremmo riusciti in un solo anno non ci avrei mai creduto. Le produzioni in house, gli spettacoli delle maestranze locali, 180 giornate di spettacoli, fanno del Vittorio, finalmente, un teatro stabile di fatto”.

Se è come gli ultimi anni, possiamo pure metterci una pietra sopra.