Annullata l'ordinanza che conferma il carcere per il mafioso di Messina Rosario Grillo, arrestato per l'agguato a Bisconte per uno "sgarro".
E’ da rifare l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Messina per Rosario Grillo, arrestato a luglio scorso con l’accusa di essere il mandante del tentato omicidio di Pippo Molonia a Bisconte, il 26enne ferito a colpi di pistola nel settembre del 2019.
La Corte di Cassazione, dando ragione all’avvocato Salvatore Silvestro, difensore di Grillo, ha annullato l’ordinanza del TdR che aveva confermato l’arresto di luglio. Adesso il Collegio della Libertà dovrà tornare a esaminare gli indizi contro Grillo, sotto il profilo cautelare, tenendo conto dei rilievi della Suprema Corte.
Grillo era stato ammanettato dai Carabinieri insieme ad un altro noto pregiudicato messinese, Giovanni D’Arrigo. Secondo la Direzione distrettuale antimafia, guidata dal Procuratore Capo Maurizio De Lucia, Grillo aveva ordinato di punire Molonia per uno sgarro ricevuto poco prima, uno schiaffo che il giovane aveva assestato a Grillo durante una lite. Un’offesa che lui, personaggio di calibro dell’ambiente malavitoso, non poteva sopportare.
Molonia era davanti casa del cognato in via Bitonto, una traversa di Bisconte, quando qualcuno si è avvicinato a piedi e ha aperto il fuoco. Sette colpi, che hanno colpito di striscio il ragazzo, in quel momento ai domiciliari. Molonia è andato con le sue gambe all’ospedale Piemonte, dove è stato curato per le ferite superficiali.
