Giardini Naxos. Studi geologici in via degli Ulivi, presto un piano "ad hoc"

Giardini Naxos. Studi geologici in via degli Ulivi, presto un piano “ad hoc”

Enrico Scandurra

Giardini Naxos. Studi geologici in via degli Ulivi, presto un piano “ad hoc”

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giovedì 11 Febbraio 2016 - 12:02

L'Amministrazione comunale naxiota ha previsto la realizzazione di un progetto per rimettere in sicurezza l'area di via degli Ulivi, interessata da smottamenti del terreno già da alcuni mesi. Società di Catania a lavoro per "stringere" i tempi.

Gli studi geologici in via degli Ulivi, a Giardini Naxos, continuano ancora a ritmo sostenuto. Ma le polemiche anche. Con toni accesi e infinite richieste di sopralluoghi inviate al Comune da gruppi di cittadini che, con l’arrivo delle prossime piogge, temono già il peggio. La situazione attuale del fronte franoso, che minaccia i complessi residenziali della zona nord naxiota, resta tale e quale rispetto a circa tre mesi fa, quando il sindaco Nello Lo Turco aveva revocato l’ordinanza di sgombero di due palazzine. I rischi, che la strada di collegamento con il centro del paese possa cedere sotto la spinta della frana retrostante, sono ancora molto forti ma, nonostante tutto, l’Amministrazione comunale ha fatto sapere che si sta occupando senza alcuna tregua della questione, con interventi immediati da parte di una società di Catania. Quest’ultima, su ordine del suo amministratore unico, dottor Vittorio Longo, sta provvedendo ad inserire le prime perizie riguardanti l’area interessata dagli smottamenti.

Uno studio topografico e geologico che i tecnici etnei stanno eseguendo per predisporre nell’immediato un piano di messa in sicurezza del territorio circostante. Con un unico obiettivo: cercare di limitare la frana e garantire la giusta sicurezza ai residenti della zona. Un rione, quello di via Pancrazio De Pasquale, che Palazzo dei Naxioti sta tentando di riqualificare anche con l’aiuto di consistenti fondi che dovrebbero arrivare dalla Regione siciliana.

Somme che il primo cittadino naxiota sta cercando di ottenere pure per sistemare gli alvei dei torrenti San Giovanni e Sirina, nell’attesa che il Genio civile di Messina permetta al Comune di intervenirvi nelle immediate vicinanze. Lo Turco e compagni non potranno, infatti, spostare un granello di sabbia nelle aree adiacenti neanche nel caso in cui si verificasse un’altra alluvione di dimensioni simili a quella dello scorso settembre. Una probabilità che spaventa moltissimo i vertici comunali, impegnati anche nella riqualificazione di altre frazioni.

Enrico Scandurra

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