In II commissione ennesimo deserto: il presidente Guerrera rassegna le dimissioni: «Decisione irrevocabile»

In II commissione ennesimo deserto: il presidente Guerrera rassegna le dimissioni: «Decisione irrevocabile»

ELENA DE PASQUALE

In II commissione ennesimo deserto: il presidente Guerrera rassegna le dimissioni: «Decisione irrevocabile»

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mercoledì 25 Gennaio 2012 - 18:07

Dopo il ripensamento di qualche giorno fa, il rappresentante dell’Udc dà l’addio definitivo alla presidenza: «E’ una decisione che ho preso senza aver consultato nessuno. Non sono disposto a fare il fantoccio a nessuno»

Questa volta è definitiva. Amareggiato, deluso, ma altrettanto certo di non voler fare un passo indietro. Dopo l’ennesima seduta andata deserta, Mimmo Guerrera ha presentato la sua ufficiale e irrevocabile richiesta di dimissioni dal incarico di presidente della II Commissione (politiche del territorio). Il copione non cambia: le ingiustificabili assenze dei commissari hanno fatto perdere le staffe al rappresentante dell’Udc che questa volta, “in autonomia”, ovvero senza prima essersi confrontato con il partito, già però ben al corrente della sua insofferenza, ha deciso di mollare: «Come avevo già anticipato l’altra volta (vedi articolo correlato) non sono disposto a fare il fantoccio, ad essere il presidente di una commissione fantasma, se il problema sono io allora preferisco mettermi da parte, senza attendere un minuto di più. Innanzitutto per dignità personale».

A far indispettire più di tutto il resto l’ormai ex-presidente, che resterà a far parte dell’organo consiliare in qualità di componente, la figura, non certo buona, rimediata davanti agli ospiti (ordine degli ingegneri, ordine degli architetti, assessore all’urbanistica) cui era nuovamente stato esteso l’invito a partecipare alla seduta per discutere dell’importante delibera presentata da Corvajain sulla «la variante parziale alle Norme di attuazione per il miglioramento delle condizioni di sicurezza del territorio comunale», a cui si è aggiunta anche la delibera del progetto per le opere al metanodotto “Variante Spina di Messina”, per il quale è stato inviato dall’Assessorato Regionale un commissario ad acta. Argomenti evidentemente poco importanti per i commissari che, un po’ per strategia politica, un po’ per “genuina” strafottenza, (le ripetute assenze di massa non possono che costringere a generalizzare) hanno ben pensato, anche questa volta, di disertare l’incontro.

Fatti quelli accaduti, che sempre più evidenziano il pessimo funzionamento delle commissioni consiliari, non solo a causa del comportamento assunto dai commissari, ma spesso anche degli stessi funzionari dell’amministrazione che spesso, pur se convocati, non si presentano. A denunciarlo proprio qualche giorno fa in conferenza stampa, il consigliere Marcello Greco (Udc), appoggiato dai colleghi Caliò e Conti, con riferimento ai servizi sociali. Alla luce di quanto accade, non può che venire in mente uno dei tanti punti all’ordine del giorno dei lavori del consiglio, che attiene proprio al provvedimento di riduzione e rimodulazione delle deleghe e dei componenti delle commissioni consiliari permanenti, presentato nel settembre 2010 dall’allora consigliere comunale, oggi assessore, Giorgio Muscolino (Udc). In alcuni casi non ci sarebbe differenza. (ELENA DE PASQUALE)

3 commenti

  1. Biasimai fortemente lo scellerato comportamento della II Commissione nel commento ad una new correlata,chiedendo persino l’intervento della Procura della Repubbblica per interruzione di servizio pubblico,visto anche gli interessi fondiari e immobiliari in gioco in relazione alle varianti da istruire al Consiglio Comunale,ma anche in relazione alla organizzazione dei dipartimenti dell’Urbanistica,che incide sulla inefficace istruttoria delle concessioni edilizie e sul silenzio assenso,cause del disastro urbano di Messina.Cara Elena de Pasquale,in politica nulla avviene per caso,anche in presenza di politici mediocri,quindi la II Commissione boicotta gli atti amministrativi e non adempie alle proprie funzioni per una mirata strategia politica,cioè non fare scelte che frenino l’abnorme densità costruttiva di edilizia residenziale,che sta devastando la nostra città.

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  2. staccare la corrente a Buzzy,forza UDC un colpo di reni.

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  3. Dovrebbe vigere la buona regola che si applica per tutti gli statuti di società ed organismi vari: la decadenza dei membri che non si presentano tre volte consecutive.
    Ma si sa la politica-politicante manca delle buone regole, della serietà e dell’onore.
    Solidale con il consigliere Mimmo Guerrera che ha più volte tuonato fino alla pioggia di oggi.

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