The English Game, miniserie in sei episodi, rilasciata da Netflix lo scorso 20 marzo, racconta la nascita del calcio moderno.
Sebbene il calcio venga considerato più difficile da portare sul grande, o piccolo, schermo rispetto ad altri sport, soprattutto quelli americani, non mancano opere più o meno ispirate alla realtà: dal cult Fuga per la vittoria al più recente Pelé, passando per diverse pellicole dedicate a Maradona.
Poveri contro ricchi
L’originalità di The English Game consiste nel rivolgere lo sguardo molto indietro nel tempo. Siamo nel 1879, il calcio è ancora un gioco e non uno sport; si pratica con scarpe di ferro e lunghi calzoni di lana; e ripropone una dicotomia vecchia quanto il mondo.
Le squadre che partecipano alla F.A. Cup, la più antica competizione calcistica, si possono infatti dividere in due categorie. Da un lato quelle che rappresentano l’aristocrazia e l’alta borghesia, dall’altro quelle della classe operaia, organizzate da proprietari di mulini e fabbriche.
I ricchi sono favoriti: hanno codificato il gioco, continuano a gestirlo a livello federale, e conducono una vita più sana. Non solo vincono sempre, ma ritengono anche che gli operai non dovrebbero giocare.
L’inizio del professionismo
La situazione cambia proprio con l’inizio di The English Game. I presidenti delle squadre operaie – attenzione, non parliamo dei multimilionari dal portafoglio infinito che il calcio conoscerà circa un secolo dopo – decidono di prendere nelle proprie squadre i migliori calciatori di zone anche lontane. Per farlo, ovviamente, li devono pagare.
È il primissimo passo verso il professionismo, ma è anche proibito. All’epoca, infatti, è vietato pagare i calciatori. Bisogna giocare solo per amore del calcio; il che è anche nobile sul piano teorico, ma avvantaggia chi non deve svolgere un lavoro fisico per dodici e più ore al giorno.
Senza voler svelare il finale di The English Game, sappiamo tutti che il progresso è qualcosa che non potrà essere fermato.
Non solo calcio
Guardando The English Game con gli occhi dell’appassionato curioso verso le origini del gioco si potrebbe restare con un po’ di appetito. I metodi di allenamento dell’epoca, e l’evoluzione di tattica e tecnica hanno infatti meno spazio di quanto si potrebbe immaginare.
Di contro, però, The English Game risulterà piacevole per un pubblico vasto. Le vicende dei protagonisti presentano agli spettatori dinamiche variegate, concentrandosi sulle condizioni di lavoro degli operai, sugli sforzi di chi, senza una famiglia benestante alle spalle, vuole sviluppare un progetto imprenditoriale, e sulle enormi difficoltà delle ragazze madri.
