"Noi soldi non te ne possiamo dare" si sarà sentito dire più volte. Al Comune fanno orecchie da mercante, lui però non ha mai smesso di crederci. Si tratta di Carmelo Isgrò, il biologo milazzese da sempre impegnato nella salvaguardia della costa mamertina che ha ripulito e recuperato lo scheletro di un enorme capodoglio spiaggiatosi proprio a Milazzo qualche mese fa.

Nell'impossibilità di trovare dei fondi per la sala espositiva al Castello, Isgrò non si è perso d'animo e ha dato il via a un progetto di crowdfunding che approda oggi pomeriggio su Geo&Geo, in onda su Rai3. La storia del capodoglio abbraccia la tematica ambientalista, essendo morto a causa di una rete impigliata nella coda.

L'operazione che porta il suo nome “Operation Siso” è promossa dell’associazione internazionale Sea Shepherd contro la pesca illegale nell’arcipelago eoliano, sostenuta dall’Aeolian Islands Preservation Fund e condotta insieme alla Guardia Costiera di Lipari e alla sezione operativa navale della Guardia di finanza di Milazzo.

Il biologo milazzese sará affiancato da Andrea Morello, Presidente nazionale di Sea Shepherd. Il cetaceo e l’intera operazione si chiama Siso in onore del ventinovenne farmacista Francesco Vece, prematuramente scomparso a causa di un incidente stradale al Tono di Milazzo il giorno dopo avere aiutato Isgrò a recuperare i resti del cetaceo spiaggiato. Siso era l’affettuoso soprannome con cui lo chiamavano gli amici.