Torna "Le vie dei tesori". A Messina aperti 26 siti culturali, ecco quali

Torna “Le vie dei tesori”. A Messina aperti 26 siti culturali, ecco quali

Marco Ipsale

Torna “Le vie dei tesori”. A Messina aperti 26 siti culturali, ecco quali

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lunedì 09 Settembre 2019 - 12:45

Tre weekend per scoprire ancora la città tra visite e passeggiate dal 13 al 29 settembre

MESSINA – Il via 13 anni fa, in coincidenza coi 200 anni dalla fondazione dell’Università di Palermo. Dopo i primi 10 anni nel capoluogo, Messina è l’apripista. L’idea fu dell’ex assessore Carlo Vermiglio, che voleva portare nella città dello Stretto quanto già si faceva a Palermo. Ed è così che “Le vie dei tesori” è diventata una manifestazione di respiro regionale.

E se anche Messina e le altre città siciliane partecipanti (quest’anno sono 15) riuscissero ad avvicinare i numeri di Palermo, ecco che sarebbe il modo, almeno per un breve periodo dell’anno, di far conoscere le immense ricchezze del territorio.

Dei 370mila visitatori in tutta la Regione nel 2018, ben 280mila si sono registrati a Palermo e non tutti, chiaramente, erano palermitani. “Si è registrato un indotto di spesa turistica, tra shopping, trasporti e alberghi, di circa 4 milioni di euro” – spiega la presidente dell’associazione, Laura Anello.

Lontanissima dai numeri di Palermo, ma comunque al secondo posto tra le altre città siciliane, Messina ha registrato 11mila 288 visitatori nel 2017, 14mila 365 nel 2018.

Stamani la presentazione all’ex chiesa del Buon Pastore, dove la soprintendente Mirella Vinci ha fatto gli onori di casa.

ECCO QUALI SONO I 26 SITI APERTI A MESSINA

Quest’anno tre weekend a disposizione, sempre venerdì, sabato e domenica, dal 13 al 29 settembre.

Il viaggio deve per forza iniziare dalla Prefettura che – soltanto nell’ultimo weekend – permetterà un vero colpo d’occhio sullo Stretto, dal suo salone principale: è un palazzo che mischia stile neoclassico e rinascimentale con citazioni Liberty. Si entrerà nella biblioteca, nella stanza del prefetto con il soffitto a cassettoni, e nei i salottini. Rispetto all’edizione dello scorso anno, sono presenti meno chiese – ma apre i battenti quel gioiello medievale che è San Tommaso Il Vecchio, chiesa piccola e preziosa che profuma di Medioevo: difficile credere che sia stata anche utilizzata come forno, dal 1866 e fino al terremoto – e più musei e collezioni d’arte. Tra queste, la Gamm, la Galleria d’arte Moderna provinciale che custodisce una collezione che attraversa il XX secolo attraverso le opere di Fontana, Casorati, Boetti o Guttuso, solo per citarne alcuni, ma anche le sorprendenti installazioni di Agostino Bonalumi o le sculture di Giò Pomodoro; per scoprire la città sotto i bombardamenti, si deve scendere nell’ex rifugio antiaereo che ospita il Museo del ‘900, mentre aprirà per un solo giorno, sabato 28 settembre dalle 10 alle 18, il MuMe (il Museo Regionale)con le due opere del Caravaggio (passato dalla chiesa di San Giovanni di Malta) e le due di Antonello, forse sepolto al monastero di Santa Maria di Gesù Superiore.

Messina. La chiesa di San Tommaso il Vecchio
La chiesa di S. Tommaso il Vecchio

Tra i tanti luoghi che apriranno le porte, anche palazzo Zanca che sorge sull’antico Palazzo della Camera di Commercio, e oggi ospita il Comune; un edificio grandioso, immenso, di oltre 12 mila metri quadrati, realizzato dall’architetto palermitano Antonio Zanca; sulla facciata, i buddaci, i pesci che danno il nome ai messinesi.

Aderisce anche l’Università di Messina, per due weekend, sabato 14 e domenica 15 , sabato 21 e domenica 22 settembre. Nella collezione dell’Ateneo peloritano si trovano opere di pittori locali del ‘700 e ‘800, tra cui una “gouache” del XVIII secolo, che raffigura il castello di Rocca Guelfonia. Sarà, inoltre, possibile visitare l’Antiquarium dove è custodita la mostra delle antiche ceramiche della collezione “Cesare e Doris Zipelli”, le monete e i reperti antichi esposti nel corridoio dell’Aula Magna del Rettorato e i quadri e l’iconostasi che si trovano nella stanza del Rettore e nel corridoio adiacente.

Rivivrà anche quest’anno la Messina liberty che tanto è piaciuta la scorsa edizione: soprattutto attraverso le residenze private, a partire da Villa Rodriguez dove c’è il Circolo della Borsa che ospitò sovrani italiani e stranieri e oggi mostre, leziosa, i decori floreali di Guido Viola; poi Villa Cianciafara dove si ritrovano i nobili arredi di un tempo e lo stile del fotografo Filippo Cianciafara, cugino di Giuseppe Tomasi e di Lucio Piccolo; Villa De Pasquale, restaurata dalla soprintendenza, dove si produceva essenza di gelsomino, Villa Stefania (ma i messinesi la conoscono come Villa Alfè, dalle iniziali dei pronipoti di Stefania Filiberto, la nobildonna alla quale il marito Federico Roberto fece dedicare la dimora.). Ultima, Villa Maria, elegante, al borghese, raffinata, nasconde un laghetto e da Ganzirri domina lo Stretto: sarà l’unico sito messinese ad aprire su prenotazione, soltanto sabato 21 e domenica 22 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.

LE PASSEGGIATE A MESSINA

La vera storia di Messina: le passeggiate sono tre e riguarderanno il patrimonio mitologico rintracciato nelle pieghe della città dello Stretto (domenica 15 settembre); il vasto patrimonio religioso, dalle origini del culto mariano ai diversi luoghi legati a martiri e santi (domenica 22 settembre); e il percorso dell’antica Via del Dromo che collegava Messina e Catania, tra resti di fabbriche di essenze di agrumi e gelsomino, chiese, palazzi signorili (sabato 28 settembre).

UN BICCHIERE DI VINO E UNA STORIA

Due speciali visite guidate in luoghi di grande fascino: sabato 21 settembre alle 19 al Sacrario di Cristo Re, la torre ottagonale sopravvissuta alla cinta muraria della città; e sabato 28, sempre alle 19, a Castel Gonzaga che un tempo era protetto da un fossato casa di feroci coccodrilli. Si chiude con una degustazione di vini Planeta. Si deve prenotare: www.leviedeitesori.it.

IN PULLMAN ALLA SCOPERTA DEI TESORI

E’ una delle principali novità di quest’anno: scoprire veramente la Sicilia, un unico museo diffuso; ma comodamente, in pullman, con gite giornaliere da Palermo. Si potrà percorrere da un capo all’altro l’Isola. Il biglietto (15 euro) coprirà solo il tragitto, senza guida e senza i coupon d’ingresso ai luoghi da acquistare sul sito de “le vie dei tesori” o sul posto. Da Palermo a Messina appuntamento il 22 settembre, partenza alle 7,30 da piazzale Giotto e rientro alle 20.

LE SCHEDE DEI 26 SITI APERTI

(Marco Ipsale)

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