Tram a Messina. "No al binario unico, subito una variante"

Tram a Messina. “No al binario unico, subito una variante”

Marco Ipsale

Tram a Messina. “No al binario unico, subito una variante”

mercoledì 08 Febbraio 2023 - 12:49

La Uil, insieme all'ing. Sergio Bruno, ha inviato al Dipartimento Mobilità le proposte alternative

“Il tram a binario unico è una bestemmia”. Il segretario di Uil Trasporti Messina, Michele Barresi, lo diceva già a settembre 2021, ma è rimasto inascoltato. Concetti ribaditi anche a novembre 2021, in occasione di un convegno sulla mobilità sostenibile. A gennaio 2023 il progetto di riqualificazione della linea tranviaria è stato aggiudicato in via definitiva e viene confermata l’eliminazione di un binario alla cortina del porto e a Provinciale.

Tanti pareri contrari

Sul nostro giornale abbiamo già ospitato l’opinione dell’ing. Sergio Bruno (vedi sotto nel paragrafo su Provinciale) e quella dell’ex sindaco Salvatore Leonardi ma anche i tecnici di Tps Pro, che hanno realizzato il Pgtu e il Pums (Piano generale del traffico urbano e Piano urbano della mobilità sostenibile), vanno nella stessa direzione: la scelta è inopportuna.

Persino i commercianti di Provinciale sono più interessati alla realizzazione di un parcheggio al posto della vecchia massicciata ferroviaria, invece che all’allargamento del marciapiede. Tra l’altro si può allargare lo stesso, “sacrificando” una ventina di posti auto che in realtà sono in divieto di fermata tollerato, uno dei tanti paradossi messinesi. Il parcheggio chiesto dai commercianti, invece, di posti auto ne avrebbe 135, molti di più e regolari, ma dopo il sopralluogo di ottobre 2020 non se n’è saputo più nulla.

La replica di Mondello

Ai nostri microfoni, però, il vicesindaco Salvatore Mondello ha replicato: “Se dei progettisti che hanno ricevuto l’incarico ci assicurano che la tempistica non solo non cambia in peggio ma migliora rispetto alle esternalità rimosse, trovo sterile e inutile la polemica”.

La Uil

Bruno, Tripodi e Barresi

Per la Uil non si tratta di una polemica ma di una proposta alternativa ed ecco pronta la risposta. Insieme al segretario generale Ivan Tripodi e a Michele Barresi, c’è anche l’ing. Bruno: “Con quattro vetture in linea il binario unico può cambiare poco – spiega -, ma se l’obiettivo minimo è di 10, con la prospettiva di arrivare a 15, viene penalizzata la capacità di rete. I progettisti non hanno potuto fare di testa propria ma hanno dovuto seguire le indicazioni dell’amministrazione”.

Provinciale e cortina del porto, le soluzioni

Provinciale, marciapiede allargato prendendo spazio dalla sede stradale invece che da quella tranviaria

L’ing. Bruno ribadisce la proposta di spostare un binario a monte a Provinciale, mentre sulla cortina del porto “c’è una ringhiera che toglie un metro di marciapiede (nella foto principale la situazione attuale e quella potenziale, senza ringhiera), obbligo di legge in caso di metropolitana di superficie con velocità di 40 o 50 km orari ma lì il tram viaggia intorno ai 20 orari, quindi non è necessaria e il marciapiede si amplia da sé senza smontare un metro di binari e con un notevole risparmio di denaro”. Quanto all’eventuale pericolosità, “in tante città il tram viaggia senza barriere, vicino ai marciapiedi, e accade anche a Messina, non tutte le zone sono in sede protetta, basta semplicemente abbassare la velocità, al limite si potrebbe anche spostare la ringhiera a margine del marciapiede, in modo da essere meno invasiva”.

Provinciale, a sinistra la situazione attuale, a destra l’ipotesi con marciapiede largo e doppio binario

Tripodi: “L’amministrazione ci ascolti”

Secondo Tripodi si tratta di “banale buon senso. Dappertutto si punta su tram e mobilità sostenibile, illogico che a Messina si pensi di tornare indietro. Se davvero l’amministrazione comunale vuole ascoltare qui non si tratta di criticare il progetto, non è una guerra santa, ma si tratta di considerare proposte alternative, come condiviso dai tecnici”.

Barresi: “Anche Tps Pro dice che è meglio due binari”

Barresi ricorda l’incontro dello scorso 19 gennaio perché in quella sede l’ing. Guido Marino, di Tps Pro, “disse che lui stesso aveva suggerito di mantenere il doppio binario a Provinciale, spostandone uno a monte. Chiunque conosca il trasporto su ferro sa che una riduzione sul 10 % del percorso non è affatto roba da poco, è una strozzatura, non sulla velocità ma sulla capacità di rete. In Italia, negli ultimi anni, sono stati realizzati nuovi binari tranviari, Messina vuole andare in controtendenza, penalizzando il mezzo più sostenibile. E’ paradossale dover combattere per spiegarlo, non si possono spendere soldi per ridurre le infrastrutture, altri interventi sono apprezzabili ma non il passo del gambero”.

La prossima settimana in programma anche un incontro con la III Municipalità. “Sappiamo che loro non hanno chiesto né il marciapiede né il binario unico ma parcheggi. E per quelli si può sfruttare l’area della massicciata ferroviaria. Si faccia subito una variante per evitare questo scempio – conclude Barresi -, la nostra proposta è stata inviata ufficialmente oggi via pec al Dipartimento Servizi alla Mobilità”.

4 commenti

  1. Non ritengo sia un problema il binario unico, anche la metropolitana viaggia binario unico e passa ogni 3 minuti.
    Con i nostri tempi di frequenza è più che sufficiente a mio parere.

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  2. La metro viaggia su binario unico ma per singola direzione di marcia, almeno a Milano.

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  3. Anche un assoluto profano si rende conto che, operando su unico binario per quasi un chilometro e con una dozzina di vetture interessate, si crea una evidente strozzatura che renderà poco fluida la circolazione dei tram.
    Ma chi è partito dal sostenere il tram volante evidentemente non intende fermarsi, l’unico mezzo accettabile, a questo punto, è quello fantasma…

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  4. Il problema è stato fatto 20 anni fa quando è stato sbagliato tutto dalla realizzato alle varianti in corso d’opera. Adesso qualsiasi correttivo rischia di essere più grosso del previsto.

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