Rinviata a venerdì 10 la gara per la zona nebroidea, in tutti gli altri Comuni della provincia, compreso Messina, il servizio è pronto a ripartire. Restano i dubbi dei sindacati, 44 operatori rischiano di rimanere senza lavoro
A Messina e in quasi tutti i Comuni della provincia il servizio di trasporto e assistenza dei ragazzi disabili nelle scuole superiori è pronto a ripartire. Scaduti i termini dei bandi che il Commissario Filippo Romano aveva pubblicato lo scorso 30 dicembre, ieri pomeriggio sono state espletate le gare, ad aggiudicarsi quattro delle cinque gare la cooperativa Genesi, la stessa che fino al 21 dicembre si occupava proprio di assistere e portare a scuola i ragazzi disabili. La Genesi è riuscita a sbaragliare le ditte che avevano presentato la loro offerta presentando il miglior ribasso d’asta, poco o nulla dovrebbe dunque cambiare per i ragazzi che fino a prima delle vacanze natalizie avevano avuto a disposizione questo importantissimo servizio. Resta invece in sospeso la gara che riguarda la zona dei comuni nebroidei di Caronia, Mistretta, S. Agata Militello, S. Stefano di Camastra, Tortorici che è stata rinviata a venerdì 10 gennaio.
In questo quadro restano però i moltissimi dubbi che nei giorni scorsi i sindacati e l’ex consigliere provinciale Pippo Lombardo avevano segnalato. Intanto bisognerà capire cosa ne sarà dei lavoratori che rispetto ai capitolati di questo bando risultano in esubero. “Sono circa 44 gli operatori che rischiano di rimanere a casa” ribadisce la segretaria della Funzione Pubblica della Cgil Clara Crocè che questa mattina incontrerà lavoratori e vertici della cooperativa per trattare i punti salienti di un percorso che fin dall’inizio è risultato poco chiaro. “Non c’è un contratto di riferimento, il costo del lavoro è da fame, ho ancora seri dubbi su questa gara e su come è stata gestita tutta la questione del servizio di trasporto”. La sindacalista ricorda alcune anomalie di questi bandi e soprattutto si chiede come la cooperativa potrà gestire per due mesi questo servizio. “Essendo un’unica cooperativa possiamo solo sperare che vengano razionalizzate risorse e personale, proprio di questo discuteremo già questa mattina” continua la Crocè. Il sindacato non transigerà su alcuni dei nodi di questa vicenda denunciati fin dal primo momento. “Chiederemo subito l’applicazione del contratto nazionale delle cooperative sociali non previsto da questi bandi su punti che riteniamo assurdi”.
La buona notizia è dunque che il servizio ripartirà a breve. Al momento però rimangono troppe perplessità.
(Francesca Stornante)