Aggiudicate tutte le gare, si inizia il 14 settembre. Nulla per l'assistenza igienica

Aggiudicate tutte le gare, si inizia il 14 settembre. Nulla per l’assistenza igienica

F.St.

Aggiudicate tutte le gare, si inizia il 14 settembre. Nulla per l’assistenza igienica

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giovedì 08 Settembre 2016 - 13:52

Palazzo dei Leoni ha aggiudicato le gare per l'affidamento del servizio di trasporto degli studenti disabili di Messina e provincia, se ne occuperanno le coop Orsa Maggiore e Tirrena 96. Servizio coperto dal 14 settembre fino al 21 dicembre. L'associazione Diritti e Dignità Sociale ricorda però il danno sul fronte dell'assistenza igienico-sanitaria.

Il servizio di trasporto degli studenti disabili delle scuole superiori di Messina e provincia ci sarà. Almeno per questi primi mesi di scuola. Palazzo dei Leoni ha provveduto ad esperire la gara per l’affidamento trasporto degli studenti disabili degli istituti superiori della provincia di Messina, tutte le zone saranno coperte e si parte dal prossimo 14 settembre, in concomitanza cioè con l’inizio delle lezioni in quasi tutti gli istitui.

Per il lotto A, cioè la zona 4 “Jonica” e la zona 5 “Città di Messina”, la ditta vincitrice è stata la cooperativa Orsa Maggiore di Aci Catena (Ct), mentre per il lotto B, zona 1 “Nebroidea”, zona 2 “Tirrenica Barcellona” e zona 3 “Tirrenica Milazzo” è risultata aggiudicataria cooperativa Tirrena 96 di Villafranca Tirrena in raggruppamento temporaneo di imprese con la Soc. Coop. Comunità per Vivere Insieme di Acireale.

L’appalto si concluderà il 21 dicembre 2016, quindi relativa tranquillità fino alle vacanze di natale per vedere nel frattempo cosa succede anche a livello regionale.

E’ infatti ancora in stand-by l’intera questione che riguarda l’altro servizio fondamentale per questi ragazzi, cioè l’assistenza igienico-sanitaria. Servizio che camminava di pari passo con il trasporto e che invece l’Ars aveva deciso di cancellare affidandolo direttamente alle scuole che dovrebbero garantirlo con l’utilizzo del personale Ata. Una scelta che sindacati, famiglie, lavoratori hanno definito folle e che ha innescato una battaglia sindacale e sociale durissima. Ad oggi però nessun esito positivo, una soluzione temporanea la Città Metropolitana di Messina l’ha trovata impegnando fondi di bilancio che hanno consentito copertura economica fino a dicembre, il futuro però resta incerto.

Amara è infatti la nuova presa di posizione dell’associazione “Diritti e Dignità Sociale”: «Pochi giorni all’inizio del nuovo anno scolastico e le buone aspettative sembrano proprio allontanarsi di più. Le promesse vengono sparate a zero, le illusioni diventano sempre di più delusioni, le belle parole lasciano il posto ad una realtà a dir poco allucinante. I nostri figli rimangono a casa, molti lavoratori rimangono disoccupati, e nella nostra “fiorente” città, cresce sempre di più il numero delle famiglie bisognose, insieme al degrado sociale. L’abrogazione dell’art.10 della finanziaria, pare sia servita a poco, in quanto la responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale, Maria Luisa Altomonte, oltre a non dare alcuna risposta alle richieste di incontro del nostro comitato, recepisce tale abrogazione, diminuendo il numero di ore di “formazione” degli operatori ATA, da quaranta a quindici. E’ un’offesa all’intelligenza e alla dignità umana, è una palese e violenta testimonianza di voler coscientemente minare il lavoro, la dignità e la professionalità di chi fin qui ha onestamente e con dovizia assolto al proprio compito, e cioè gli Assistenti Igienico Personale. Persone che negli anni hanno dimostrato oltre alle capacità lavorative, di saper subire con umiltà le angherie dei loro datori di lavoro (Cooperative Sociali), i quali mancavano nella regolarità dei pagamenti, nel rispetto degli orari di lavoro ed altro, pur rimanendo fedeli e costanti a rispettare il loro impegno verso i disabili. Certo adesso grazie alle istituzioni tutte, tutto ciò non sarà più possibile. Le istituzioni invece pensano soltanto ad inventare nuovi corsi di formazione per il personale ATA, nuovi costi per coloro che non hanno alcuna competenza specialistica e in conflitto con il loro CCNL. Ma non basta, questa guerra tra poveri, tra le rovine, lascia il compito ai già professionisti disoccupati, di aggiornarsi con ulteriori corsi regionali a pagamento».

F.St.

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