La Finanza ha messo i sigilli alla torre e un immobile di Nino Germanà, cugino dell'omonimo deputato regionale. Si ipotizza una truffa all'assessorato al Turismo con false fatture emesse per la manifestazione. Tutti i nomi.

Clamorosa svolta nell’inchiesta della Procura di Patti sui finanziamenti regionali per le manifestazioni Medievalia a Brolo. La Guardia di Finanza ha sequestrato la torre dove si tengono periodicamente mostre e rassegne medioevali e un immobile intestato al quarantanovenne Nino Germanà, cugino dell’omonimo deputato regionale.

Altri sei gli indagati ai quali è stato notificato il provvedimento di chiusura inchiesta, condotta dal pm Rossana Casabona – mentre il sequestro per equivalente è stato disposto dal Gip Ines Rigoli. Si tratta di Antonino Armenio, tipografo, 49 anni di Ficarra; Vincenzo Oriti (59) di Alcara li Fusi, Rosario Triolo (51) di Barcellona, Antonio Raffa (33) di Brolo, Antonino Sidoti (44) di Oliveri e Pietro Insana (43) di Brolo.
Truffa aggravata e riciclaggio le ipotesi di reato contestate a vario titolo, che ruotano intorno ai finanziamenti ottenuti tra il 2009 e il 2010 dall’assessorato Regionale al Turismo per la ristrutturazione della torre e l’allestimento delle manifestazioni.

Secondo la Procura nebroidea il circolo Picwick, promotore di Medievalia, presentava false fatture o fatture gonfiate per ottenere il contributo regionale. A volte i fornitori non ne sapevan nulla; altre volte, come nel caso di una tipografia, avrebbero emesso fatture e intascato bonifici, poi rimessi al dante causa, per giustificare la richiesta di contributo.