Con gli ex Triscele gli occupanti del Teatro in Fiera e l'orchestra del Vittorio Emanuele

Con gli ex Triscele gli occupanti del Teatro in Fiera e l’orchestra del Vittorio Emanuele

Con gli ex Triscele gli occupanti del Teatro in Fiera e l’orchestra del Vittorio Emanuele

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mercoledì 09 Gennaio 2013 - 10:12

In piazza con gli ex Triscele, domani alle 9,30 di fronte allo stabilimento, gli attivisti che occupano il Teatro in Fiera e l'orchestra del Vittorio Emanuele. Appoggio anche dagli ex Servirail. A seguire, nel pomeriggio, nei locali dell'ex Irrera a Mare, si svolgerà l'assemblea cittadina indetta dal presidente della IV circoscrizione Francesco Palano Quero, a cui prenderanno parte anche gli ex Triscele. Via ai carotaggi al "Pinelli"

Gli ex Triscele chiamano, il “Pinelli” e l’orchestra del Vittorio Emanuele rispondono. Parteciperanno alla manifestazione indetta per domani mattina dai quarantuno lavoratori il cui unico torto è stata la troppa fiducia. L’appuntamento è alle 9,30 in via Bonino, ai cancelli dell’ex stabilimento Birra Messina. Là i maestri orchestrali del Vittorio Emanuele si esibiranno, per l’ennesima volta, in segno di protesta, ma anche di solidarietà. Non si tirano indietro di fronte all’accorato appello degli ex Trisacele anche gli attivisti che da sabato 15 dicembre hanno riaperto ed occupato il Teatro in Fiera, ribattezzandolo Pinelli. Si prenderanno dunque una pausa dal serrato calendario di eventi che continuano a svolgersi nei locali agibili del teatro come dell’ex Irrera a Mare. A ben vedere, quella di domani, è la prima occasione in cui gli attivisti del Pinelli scenderanno in piazza.

Il pomeriggio, alle 17,30, gli stessi lavoratori Triscele licenziati parteciperanno all’assemblea cittadina indetta, questa, volta, dal presidente del quarto quartiere Francesco Quero, che si svolgerà all’ex Irrera a Mare. Già la vigilia di Capodanno, Quero aveva invitato a partecipare il presidente della regione Rosario Crocetta, in visita al Teatro. Si è detto disponibile ad intervenire in assemblea anche il segretario generale dell’Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina.

Il tutto questo nei giorni in cui è ufficiale la notizia dell’imminente avvio dei carotaggi nel padiglione del Teatro in Fiera. Il presidente dell’autorità portuale, De Simone, ha infatti firmato il contratto con l’impresa. Così potrebbe diventare esecutivo il progetto vinto dai professori Marino e Mannino nel 2008 che prevede una parziale demolizione e ricostruzione dell’edificio. Nessuna chiusura da parte degli attivisti del Pinelli, che si dichiarano aperti al confronto. Sempre, però, che di confronto si tratti e che qualsiasi decisione presa sul futuro del teatro e della fiera sia frutto di mediazione e condivisione tra cittadini ed istituzioni. E se nell’assemblea di domani si discuterà principalmente del futuro del quartiere fieristico, ieri pomeriggio, sempre nel teatro in fiera, si è discusso della zona falcata e delle problematiche legate all’Arsenale Militare. Protagonista il giornalismo Antonio Mazzeo, che ha illustrato, tra l’altro, l’ipotesi Nato di trasformare l’Arsenale della falce in un centro di smantellamento di navi militari. Domenica 13 si riunirà, invece, il movimento No Ponte. Intanto, hanno aderito alla manifestazione di domani anche gli ex Servirail, unico esempio positivo di vertenza risolta in un panorama drammatico. Loro, fortunati, dopo un anno di lotte – occupazione del campanile del Duomo in testa – hanno ottenuto il riassorbimento, ma non per questo restano ciechi ai problemi del prossimo. “Non vi invitiamo solo a solidarizzare con la nostra lotta” – hanno scritto nel loro appello gli ex lavoratori Triscele – “ Ma per costruire insieme una vertenzialità generale che coinvolga tutta la città”. Dal Pinelli al Vittorio Emanuele passando per gli ex Ferrotel e gli ex Triscele, è la reazione di una città esasperata che non vuole e non può più stare a guardare.

3 commenti

  1. la si dovrebbe finire di sminuire a “unica colpa la fiducia” un comportamento gravissimo.

    questi signori hanno barattato una sede produttiva storica con una promessa nel loro mero interesse.

    i sindacati li hanno sostenuti.

    pare di capire, da quello che si è scritto nelle scorse settimane, che sindacati e lavoratori hanno fatto pressioni affinchè il consiglio comunale accettase il cambio di destinazione d’uso dell’area del birrificio.

    mi sono stancato di assistere a scempi di ogni genere per la tutela dell’interesse particolare.

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  2. puzza di bruciato 9 Gennaio 2013 11:20

    Penso che per fare rumore “assordante” dovete occupare gli uffici del comune… Specialmente adesso che c’è odore di soldi… E’ inutile manifestare nei locali fieristici non se li fila nessuno e poi con lo scioglimento dell’Ente tra poco tutto verrà raso al suolo per fare un mega centro commerciale con negozietti a sfondo turistico appena l’area diventerà terminal privato delle navi da crociera.. no fatevi strumentalizzare..

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  3. eppure è strano che nella “frana” monetaria di due enti ci sia sempre la stessa persona a dirigere la banda….
    Mi chiedo se l’amministrazione del teatro percepisca lo stipendio…

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