Un glorioso spettacolo per il Glorius Quartet

Un glorioso spettacolo per il Glorius Quartet

Emanuela Giorgianni

Un glorioso spettacolo per il Glorius Quartet

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mercoledì 31 Luglio 2019 - 07:45

Le Glorius4, il quartetto vocale, che dalla Sicilia sta spopolando in tutto il mondo, presenta al Teatro Vittorio Emanuele il nuovo cd “Play”, insieme agli artisti che l’hanno arricchito con la loro partecipazione. Ed è un grande successo.

Uno Show internazionale, con artiste d’eccezione, che amano e ci invidiano ovunque nel mondo. Un palco vuoto, senza quinte o alcuno scenario, ma riempito completamente dalla potenza delle loro voci. Quanto talento abbiamo nella nostra città senza, a volte, rendercene conto e non sapendo valorizzarlo come merita? Al Teatro Vittorio Emanuele lo spettacolo “PLAY-THE SHOW” ne è stato testimonianza lampante.

Il Glorius Vocal Quartet, l’ensemble tutto femminile unico al mondo, ha presentato nella sua città il nuovo cd “Play”, risultato della sintesi incredibile di elementi che distinguono le Glorius: sonorità che vanno dagli Standard Jazz, agli Evergreen, ai brani Pop; arrangiamenti nuovissimi che superano l’originale; armonia tra quattro voci così diverse ma capaci di legarsi alla perfezione; poliedricità; ecletticità siciliana; l’incontro con artisti internazionali dall’estrema professionalità; tecnica; controllo e tanto tanto talento.

Le Glorius4, Agnese Carrubba, voce, pianoforte e percussioni; Cecilia Foti, voce; Federica D’Andrea, voce; Mariachiara Millimaggi, voce, pianoforte, percussioni, hanno dato vita ad un evento indimenticabile, dal quale il pubblico non è riuscito a distogliere, neanche per un secondo, lo sguardo tanto quanto l’udito. Con loro gli ospiti/amici che hanno collaborato al disco: Esteban Alvarez, Clap Tomp Swingin’, Tony Canto, Ernesttico, Maria Fausta Rizzo, e il coro costituito dai ragazzi del Bianco Suono, del Liceo Maurolico, di Taboo e di Ten Choir, guidati proprio da Agnese Carrubba.

Uno l’elemento chiave ricorrente: la condivisione. Per le Glorius, infatti, va fatta ode al confronto, opportunità e fonte di crescita sempre reciproca, va difesa la condivisione non la lotta. Il risultato è notevole e deriva da una grande sensibilità perché, come ritiene il presentatore Giuseppe Cardullo, “un grande talento nasce solo quando dentro c’è una grandissima anima, e quella delle Glorius è enorme, oltre ad essere brave seminano amore”.

Ed impossibile è, effettivamente, non amarle e non lasciarsi travolgere dalla loro voce e dalla loro passione. Proprio grazie all’amore nasce il cd: il disco, prodotto da Tony Canto, è stato finanziato dalla fiducia della gente che, appassionata al quartetto vocale, ha speso una cifra per comprarlo prima ancora che uscisse. Anche la serata è sostenuta dai tanti sponsor attenti e interessati all’arte e, per questo, di amore è piena, tra esibizioni singole, aneddoti divertenti, e tanti valori, riflessioni importanti.

Le Glorius non solo cantano, ma si raccontano e spingono il pubblico a pensare.

D’esempio è la toccante esibizione con Tony Canto. Si parte con un mash up caratterizzato dall’originalissimo arrangiamento, realizzato da Canto, di “Tu vuò fa l’americano”, e messo in scena della Glorius4 per la prima volta; Canto esegue, poi, il suo inedito, un inno alla vita per insegnare che “vivere è rinascere” e, infine, in un climax ascendente di suoni ed emozioni, recita insieme a Mariachiara Millimaggi “A mare si gioca”. Il testo, interpretato da Nino Frassica al Sanremo del 2016, si intreccia alle sonorità delle cantanti in uno stretto sodalizio e colpisce il cuore. Racconta il mare di Lampedusa, dove vengono trovati 366 delfini impigliati, mentre lì si dovrebbe soltanto giocare. “Al mare si gioca” esclamano con potenza i numerosi ragazzi del coro, che entrano tutti vestiti di bianco. Vengono i brividi per la profondità ma al tempo stesso la semplicità con cui parole e suoni spiegano un tema attuale oggi più di allora perché, come afferma Canto, “purtroppo gli olocausti sono sempre di attualità”.

Ancora forti emozioni con Esteban Alvarez, l’artista della Costa Rica, trapiantato in Texas, che porta sul palco la sua cultura e insieme al quale il quartetto esegue “Brucia la Terra”, per difendere, spiega Alvarez, “l’unica razza esistente: quella umana”.

Cardullo ripete più volte che “la musica serve a migliorare il mondo” e la serata ne è la dimostrazione.

Altro featuring di talento e amicizia è quello con Maria Fausta Rizzo, compagna, anche lei messinese, dai tempi del liceo, artista poliedrica con il suo particolarissimo modo di suonare il violino, da lei definito un po’ più aggressivo del solito.

Durante lo show il pubblico viene completamente coinvolto, canta, batte le mani a tempo, balla, ride e si diverte. Con Ernesttico, percussionista di Cuba che ha suonato con i più grandi, da Pino Daniele a Zucchero, da Eros Ramazzotti a Jovanotti, la pienissima sala del Teatro viene trascinata in un mash-up unico tra i vari pezzi, appunto, di Jovanotti, del tutto rivisitati e caratterizzati dal loro marchio irripetibile.

Con i Clap Tomp Swingin’, invece, simpatico, talentuoso e originale gruppo giapponese, ci si diverte a ritmo di swing; direttamente da Osaka le loro sonorità arrivano decise e incantano i presenti.

Ma il segreto del successo impareggiabile dello spettacolo sono proprio le Glorius, la cui magica sorellanza manifesta la forza delle donne, soprattutto quando sanno spalleggiarsi le une con le altre. Le loro voci si incontrano, armonizzandosi con una potenza e una dolcezza capaci di ipnotizzare chiunque le ascolti, tanto quando sono accompagnate quanto quando si esibiscono completamente a cappella. Loro cifra distintiva e spettacolare è la ricerca minuziosa dei suoni più bizzarri per emulare strumenti o rumori naturali; innovativo, ancora, l’ausilio delle body percussion o di oggetti non convenzionali; per questo vincono a Parigi il premio come miglior gruppo vocale del panorama internazionale.

Delle loro esecuzioni non si ha mai abbastanza. Incrociano, ancora, il brano di Elvis “Can’t help falling in love” con “Lollipop” delle Chordettes e “Lollipop” di Mika, per terminare, incredibilmente, con la sigla di Super Mario. E continuano eseguendo un beatbox con l’intero pubblico partecipe ed entusiasta. È sorprendente la coordinazione delle loro voci con i movimenti, il battito delle mani, imprese rese possibili solo da uno studio e una tecnica rigorosissimi.

Si conclude tutti insieme sul palco, in un’esplosione di energia. Con solo voci, musica e tanto talento il Glorius Vocal Quartet ha realizzato uno show spettacolare a 360 gradi, un evento davvero Glorioso!

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