Una dose di libri per Villafranca Tirrena

Una dose di libri per Villafranca Tirrena

Vittorio Tumeo

Una dose di libri per Villafranca Tirrena

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mercoledì 17 Giugno 2020 - 09:00

I libri assumeranno ancora una volta l’importante ruolo di veicolo privilegiato per divulgare informazioni e sensibilizzare contro un tema cruciale della nostra contemporaneità: la violenza di genere.

Nelle date del 17, 19, 24 e 26 giugno, dalle ore 15:00 alle ore 18:00, presso la sede del Centro Antiviolenza di Villafranca Tirrena, prenderà vita un ambizioso progetto di book-sharing. L’iniziativa, promossa e organizzata dalla Consulta Giovanile di Villafranca Tirrena e dal Centro Antiviolenza “Una di noi Onlus”, replica il progetto ‘Una dose di Libri’, promosso da Maria Andaloro, ideatrice del progetto Posto Occupato.

Le finalità dell’iniziativa

Oltre alla sensibilizzazione al piacere e all’importanza della lettura, l’iniziativa si prefigge, come si legge dalla descrizione dell’evento Facebook, di diffondere “grazie all’applicazione di un adesivo all’interno delle copertine dei libri, la conoscenza sui numeri nazionali 112 e 1522 e le applicazioni (gratuite) 1522, YouPol e Mytutela, che consentono di sporgere denuncia immediata in caso di violenza, abusi o maltrattamenti domestici”.

I libri assumeranno ancora una volta l’importante ruolo di veicolo privilegiato per divulgare informazioni e sensibilizzare contro un tema cruciale della nostra contemporaneità: la violenza di genere.

Le parole dell’ideatrice

Come sottolinea l’ideatrice Maria Andaloro, questo fenomeno «si manifesta ben prima della violenza fisica. Per questo, per riconoscere qualcosa, bisogna conoscerla» e questo vale anche per la richiesta di sostegno dato che «per chiedere aiuto bisogna sapere a chi rivolgersi e come».

Per spiegare da dove tutto è partito, Maria Andaloro afferma che «Ho donato circa 200 libri e fatto stampare un adesivo da inserire all’interno. Poi, grazie alla disponibilità di una farmacista di Rometta, sono stati approntati due espositori all’ingresso della farmacia, da cui tutti potranno attingere». L’ideatrice dell’iniziativa continua «Leggere è il modo più straordinario per non sentirsi soli. Tutto ciò mi ha fatto pensare che, se i libri ti possono portare lontano, curare l’anima, forse, possono anche informarci che, a volte, una telefonata o una chat possono salvare una vita.»

L’importanza rivestita dal libro sottolinea che la violenza di genere, prima di essere un fenomeno frutto di raptus, incidenti o aggressioni premeditate è principalmente un problema culturale.

L’appello

Maria Andaloro lancia anche un appello a tutti gli operatori culturali, sostenendo l’idea di una più stretta collaborazione con «gli editori affinché, in fase di stampa dei libri, possano prevedere una pagina e contribuire alla diffusione delle informazioni su questi numeri e le app. Sarebbe bello replicare il progetto in tutte le biblioteche pubbliche e private per una diffusione più capillare di questo messaggio, coinvolgendo tutti nella stessa battaglia di civiltà».

Per il momento, l’attività promossa inizia a riscuotere successo nel messinese dato che da Rometta, l’iniziativa è stata accolta anche a Messina, dove ha trovato il sostegno del Garante per l’Infanzia e, come anticipato, sbarcherà anche a Villafranca Tirrena.

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