Una femmina nella sale dal 17 febbraio, la storia di Rosa, donna calabrese, che dice no alla 'Ndrangheta. Massaro, interpreta il ruolo di Natale: "Il film mostra la piccola criminalità"

Una femmina, film di Francesco Costabile, uscirà nelle sale il 17 febbraio e sarà presentato in anteprima al 72° festival del cinema di Berlino il 13 febbraio. La Berlinale, in programma dal 10 al 20 febbraio, ha infatti inserito l’opera cinematografica italiana, The Code of Silence in inglese, nella categoria Panorama del proprio festival. In questa categoria tutti quei film internazionali audaci e non convenzionali che offrono spunti di riflessione e che sono opere prime dei registi.

Una femmina è una produzione di O’Groove e Tramp Limited con il contributo del Ministero della Cultura e il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission. Un film diretto da un calabrese, Francesco Costabile. Nel cast tanti attori del sud Italia, tra questi anche il messinese Luca Massaro, che interpreta il ruolo di Natale.

Una femmina, ispirato a “Fimmini ribelli”

Il film Una femmina è ispirato al romanzo del 2013 di Lirio Abbate “Fimmini ribelli”, che racconta le storie di donne calabresi che hanno osato dire no ai padri e andare contro il proprio clan ‘ndranghetista. L’autore stesso ha partecipato alla stesura della sceneggiatura insieme al regista Francesco Costabile, la narrazione cinematografica si riflette sulla vicenda storica di Concetta Cacciola.

Nel film però la protagonista si chiama Rosa (interpretata da Lina Siciliano), vive in Calabria e perde la madre da giovane. Quando la verità sulla scomparsa di questa emerge, Rosa capisce di essere destinata allo stesso fato. Decide quindi di tradire la famiglia e cercare vendetta contro il suo stesso sangue. “Una Femmina, nonostante il tema drammatico e violento – dice il regista Costabile – è un atto d’amore verso la mia terra”.

Luca Massaro nel ruolo di Natale

Nel cast del film in concorso alla Berlinale anche il messinese Luca Massaro che interpreta il ruolo di Natale. Per l’attore messinese sarà la terza volta sul grande schermo dopo Un Fantastico Via Vai (2013) e Tre Tocchi (2014).

Ci ha raccontato come il film, che sarà tutto recitato in dialetto e sottotitolato per farlo comprendere, sia stato girato a Verbicaro, in provincia di Cosenza. Ma ambientato a Ferruzzano, in provincia di Reggio Calabria: “Il dialetto in cui ho recitato io è simile al mio messinese. Ho dovuto aggiungere solo un piccolissimo slang come fatto dal mio amico e collega Giuseppe De Domenico in ZeroZeroZero. Una femmina mostra quella che per me è piccola criminalità, è meno potente della ‘Ndrangheta vera e quindi diventa più pericolosa”. Luca spera che per i tanti messinesi, che spesso si buttano giù o tendono ad oscurarsi, eventi come questa sua presenza alla Berlinale possano diventare sempre più frequenti.