Una scuola non è una vera casa: il lavoro silenzioso di chi sta lottando per i diritti di quei bambini

Una scuola non è una vera casa: il lavoro silenzioso di chi sta lottando per i diritti di quei bambini

Francesca Stornante

Una scuola non è una vera casa: il lavoro silenzioso di chi sta lottando per i diritti di quei bambini

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giovedì 11 Giugno 2020 - 17:01

Dopo la durissima lettera della sedicenne che vive nella ex scuola di Catarratti il Garante dell'Infanzia Fabio Costantino ci racconta le tappe di quella che dev'essere una battaglia di civiltà interistituzionale

«Di fronte al bisogno e alla richiesta di aiuto di un cittadino e di un minore in particolare nessuno di noi può tirarsi indietro. Ogni bambino ha diritto a vivere in un ambiente dignitoso e sano, con i necessari mezzi, affinché il diritto allo studio e all’istruzione possa essere garantito. La scuola, lo studio, la cultura sono il nostro unico mezzo di riscatto sociale e di libertà. Non trascurare la scuola. Impegnati al massimo perché domani possa essere tu voce per chi, come te oggi, si troverà in difficoltà e chiederà il tuo sostegno ed il tuo aiuto. Sentimi al tuo fianco e vicino a tutti i bambini in emergenza abitativa nelle ex scuole e nelle baracche di Messina». 

Il Garante dell’Infanzia

Con queste parole dense di solidarietà, affetto, attenzione e sensibilità, Fabio Costantino si rivolge alla giovane sedicenne che vive nell’ex scuola di Catarratti e che in una lettera ha raccontato cosa significa vivere per dei minori in una casa che casa non è. Una lettera che, parola dopo parola, è un pugno allo stomaco e che obbliga tutti a non voltarsi da un’altra parte quando “in gioco” c’è il sacrosanto diritto di ogni bambino e ogni adolescente a vivere in modo dignitoso. Fabio Costantino è il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Messina. E quello che ha voluto dire alla giovane sedicenne non sono solo parole che si fermano alla vicinanza e alla solidarietà. La questione dei minori che vivono nelle ex scuole è uno degli aspetti più tristi dell’emergenza abitativa a Messina su cui il Garante sta lavorando con costanza e impegno. Perché, ci spiega, «è ingiusto e inaccettabile».

Ma qualcosa si sta muovendo. E a mettere in moto una macchina che ha bisogno di singergie istituzionali su più livelli è stato proprio Fabio Costantino, dopo l’ultima segnalazione ricevuta da Unione Inquilini lo scorso 25 maggio.

L’emergenza casa

Unione Inquilini lotta da sempre accanto alle famiglie che vivono in emergenza abitativa nelle ex scuole di Messina. Clelia Marano, Antonio Currò e Gianmarco Sposito hanno portato su tutti i tavoli comunali e non solo il gravissimo disagio che si registra in queste strutture fatiscenti, sporche, inadeguate ad ospitare famiglie con bambini. Lo scorso 25 maggio hanno nuovamente messo tutto nero su bianco la situazione di grave pericolo in cui vivono decine di minori nelle ex scuole Catarratti, Pietro Donato e Foscolo. Hanno ricordato che in questi anni ci sono stati diversi incontri istituzionali con il Comune di Messina nei quali si è cercato di trovare una soluzione degna per questi inquilini, ma senza portare ad alcun risultato.

E hanno segnalato in particolare proprio la situazione della scuola di Catarratti, in cui soggiornano sei famiglie con un totale di 18 minori, e dove ci sono succeduti una serie di guasti che hanno portato anche allo sviluppo di un principio d’incendio scongiurato fortunatamente dagli stessi inquilini. Un impianto elettrico pericoloso e che più di una volta ha rischiato di causare danni, ma anche una condotta fognaria inadeguata che più volte, l’ultima proprio in questi giorni, ha fatto fuoriuscire liquami dalle docce. Il tutto documentato con le foto che anche Tempostretto ha pubblicato ieri.

La regia della Prefettura

Il Garante, di fronte a questa situazione gravissima, ha immediatamente deciso di investire direttamente del problema la Prefettura di Messina. E gli uffici del Prefetto Maria Carmela Librizzi si sono subito attivati per seguire la vicenda con la massima attenzione. Costantino ha chiesto alla Prefettura di intervenire presso gli Uffici Comunali e le Istituzioni competenti affinchè si possa accertare ufficialmente lo stato dei luoghi, le effettive condizioni dello stabile, la sua  agibilità, sicurezza e le sue reali condizione igienico sanitarie. E, qualora si dovesse certificare l’effettiva condizione di rischio per l’incolumità dei 15 minori ospiti dell’ ex Scuola Cataratti e delle loro famiglie si chiede che venga sgomberata la scuola e collocati i minori con i loro genitori presso strutture idonee per l’accoglienza. Perché la situazione di pericolo, oltre a quella di degrado, non consente di attendere oltre. 

I bandi speciali

Una battaglia sposata anche dai consiglieri comunali Alessandro Russo e Cristina Cannistrà che hanno aggiunto anche la loro voce a questa assoluta necessità di procedere senza perdere più tempo. I due consiglieri hanno scritto sia al Prefetto che al sindaco De Luca per chiedere che proprio l’amministrazione comunale dia quell’accelerazione che in questi mesi è chiaramente mancata. I problemi sono noti, a Palazzo Zanca si sono susseguiti incontri, commissioni, consigli comunali aperti. Unione Inquilini e le tante famiglie hanno portato l’emergenza abitativa nelle aule e tra i corridoi del Comune. E adesso, ciò che chiedono Russo e Cannistrà è di trovare una risposta definitiva a questo bisogno utilizzando strumenti che sono già a disposizione dell’amministrazione De Luca.  Si tratta di “bandi speciali” previsti da una legge della Regione Sicilia. 

In campo i consiglieri Russo e Cannistrà

«Chiediamo l’applicazione da parte dell’Amministrazione Comunale di Messina dell’art. 6 della Leffe Regionale 11 del 2002, che prevede l’emanazione di bandi speciali in deroga per l’emergenza abitativa stante la grave condizione di disagio socio-sanitario che le famiglie attualmente residenti all’interno delle ex strutture scolastiche vivono, con ripercussioni sostanziali sulla qualità della crescita e della maturazione dei minori che vivono all’interno dei citati nuclei familiari».

I due sponenti di Pd e Movimento 5Stelle hanno chiesto anche un Tavolo Tecnico che convochi tutte le istituzioni e i soggetti interessati e istruiti sui fatti, al fine di trovare una soluzione definitiva alla grave questione dell’emergenza abitativa all’interno delle ex scuole cittadine che si protrae ormai da troppo tempo.

Francesca Stornante

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Un commento

  1. Comodo abitare gratis, non scucire un centesimo e pure lamentarsi!!!!!!!!
    Diamo a ciascuna famiglia una villa con 20 stanze, piscina olimpionica, quadruplo garage, fuoriserie e Sky gratis!!!!!!!!!!!!!

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