La ministra della Salute ha concluso la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico facendo i complimenti all’Università di Messina per i risultati raggiunti e spronando ad un impegno ancora maggiore

“Ringrazio la Sicilia per la straordinaria lezione di umanità che ha dato al mondo intero, accogliendo migliaia di persone fuggite da guerra e miseria. Fa parte della vostra tradizione e sarà insegnata nelle Università per generazioni”. La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha concluso la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico facendo i complimenti all’Università di Messina, perché ha tutte le caratteristiche necessarie per formare “una visione culturale della società presente e futura. Abbiamo bisogno di luoghi vicini al territorio in cui il pensiero possa svolgersi liberamente. Speriamo di costruire una generazione migliore, riscoprendo il gusto del dibattito e costruendo nuovi progetti. Iniziamo con uno scatto in avanti per creare nuove classi dirigenti”.

“Sono felice di trovarmi in questo Ateneo, uno dei più antichi d’Italia e che si affaccia sul Mediterraneo con una storia importante – ha proseguito -. Oggi la ricerca abbatte tutti i confini, questo territorio, grazie a questa università, può vivere una nuova stagione entusiasmante, a patto che sappia formare le persone e che il territorio sappia cogliere le opportunità. E quando parliamo di formazione parliamo di preparare una generazione al mondo dopo la crisi, che dovrà essere alla portata di chi vuole scommettere sul futuro. Chi lo fa deve avere il valore dell’etica e la gioia della curiosità”. La ministra ha concluso compiacendosi per i risultati raggiunti dall’Ateneo messinese e spronando ad un impegno che aiuti il mondo della scienza affinché affermi il principio del metodo scientifico dei divulgatori.