Obiettivo principale dell'iniziativa, la preparazione degli operatori del settore ospedaliero di fronte al verificarsi di catastrofi naturali
-NO FEAR-. Una sigla utile a rappresentare non soltanto l’acronimo di “Nuovo Obiettivo della Facoltà per Eventi Avversi Rilevanti-, ma anche un acuto gioco di parole che, pur se in lingua inglese, invita a non avere paura. Un motto che racchiude perfettamente l’obiettivo che si propone di raggiungere la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Messina, proprio con la realizzazione del progetto “No fear: 28 dicembre 2008. Affrontare le catastrofi: progetti formativi della facoltà di Medicina-.
Sono stati in parecchi, nell’Aula Magna del Rettorato, ad ascoltare ed “accompagnare- il Rettore Franco Tomasello e il Preside della Facoltà di Medicina Emanuele Scribano nella presentazione dell’iniziativa che punta innanzitutto alla preparazione e alla formazione degli operatori del settore ospedaliero di fronte al verificarsi di catastrofi naturali proprio come quella che, ormai quasi 100 anni fa, colpì ed -affondò- la città dello stretto.
“L’elevato rischio sismico che caratterizza la nostra città – ha dichiarato il Magnifico nel corso della suo intervento – ha come diretta conseguenza la necessità di stabilire delle linee guida entro cui muoversi nel caso in cui si verifichino eventi di tale gravità, soprattutto sotto il profilo medico-scientifico. In questo senso il Policlinico di Messina, essendo la struttura ospedaliera che incide maggiormente nel settore sanitario cittadino, ha il dovere di intervenire in modo incisivo-. Ecco le finalità che, nell’arco di due anni, l’Università di Messina e l’azienda Policlinico, in piena sinergia con le altre strutture ospedaliere e con le istituzioni cittadine, si propongono di raggiungere grazie alla promozioni di specifiche attività con il lungimirante obiettivo di rendere l’Ateneo un centro di formazione permanente nel settore delle catastrofi naturali.
-Preparare psicologicamente gli operatori ad affrontare la catastrofe
– Allestire un piano organizzativo gestionale della struttura AOU
– Preparare, attraverso l’uso di simulatori, il personale dell’area critica
– Promuovere tesi di laurea su tali tematiche per gli studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e di alcuni cdl della Professioni Sanitarie
– Promuovere Dottorato di ricerca o Mater di II° livello nella medicina delle catastrofi
– Coinvolgere le Istituzioni cittadine e provinciali segnalando i punti di debolezza in caso di eventi particolarmente rilevanti.
Un’iniziativa che coinvolge dunque in modo organico e capillare gli “addetti al settore-, che punta a favorire ed esaltare le capacità di giovani studenti e ricercatori e che mira a sensibilizzare società ed istituzioni di fronte ad un pericolo che “naturalmente- accomuna tutti.
