Università, via libera del Cun alla graduatoria della ricerca

Università, via libera del Cun alla graduatoria della ricerca

Università, via libera del Cun alla graduatoria della ricerca

lunedì 01 Febbraio 2010 - 14:27

Attraverso parametri internazionali verranno assegnati “premi economici” alle Università virtuose

Rinasce la graduatoria della ricerca italiana.

Il Consiglio Universitario Nazionale ha espresso parere favorevole sulle Linee guida del ”Programma di valutazione quinquennale della ricerca” stilate dal Ministero dell’Istruzione dell’universita’ e della ricerca (MIUR) che prevedono nuovi parametri di valutazione e permetteranno di delineare un quadro complessivo dello spessore qualitativo e quantitativo della ricerca italiana.

Il compito di supervisonare la ricerca spetterà al CIVR (il Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca, organo del governo) e con i parametri internazionali sara’ azzerato il rischio di disparita’ ed errori nell’erogazione dei finanziamenti pubblici della ”quota premiale” destinata alle universita’ piu’ efficienti.

I nuovi parametri internazionali, inclusi ora nel programma, sono costituiti dalla ”analisi bibliometrica” e si basano sul prestigio della rivista che pubblica la ricerca e l’impatto della singola pubblicazione nel mondo della ricerca. Se fino ad oggi erano stati considerati solo dati soggettivi, ovvero le citazioni che una pubblicazione ha avuto da parte degli scienziati, detta peer review da parte di un altro scienziato del settore, ora si aggiunge un dato oggettivo, il citation index, ovvero quanto il lavoro e’ stato citato e valorizzato dalla ricerca mondiale.

Attraverso questi nuovi criteri sarà possibile stilare la prima graduatoria (ranking list) delle strutture universitarie più virtuose. A quelle che entreranno nella classifica andra’ la ”quota premiale” dei fondi pubblici di finanziamento. Alle prime in lista verrà assegnata una quota aggiuntiva del Fondo di finanziamento ordinario (FFO), mentre quelle che finiscono in fondo verranno penalizzate, con tagli ai finanziamenti.

Con questo nuovo metodo, gli Atenei potranno, quindi, usufruire, a seconda dei meriti o demeriti, di maggiori o minori risorse economiche e in caso in cui avranno maggiore disponibiltà potranno sfruttare la possibilita’ di fare nuovi investimenti per la ricerca e la didattica.

”L’universita’ italiana produce ricerca di ottimo livello, riconosciuta a livello mondiale e le pubblicazioni indicizzate e molto citate non mancano”, ha sottolineato Andrea Lenzi, Presidente del CUN. Chiedevamo da tempo di valutare, in modo puntuale e obiettivo, quanta ricerca producono i singoli atenei. La precedente valutazione risale a oltre 5 anni fa, ha riguardato gli anni 2001-2003 e non conteneva l’analisi bibliometrica. Era necessario avere un sistema capace di fornire dati aggiornati per destinare piu’ fondi pubblici a chi lavora di piu’ e con migliori risultati e incentivare tutti gli altri a fare meglio”.

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