Il cammino dell'Igea 1946 fino alla finale playoff in Eccellenza

Il cammino dell’Igea 1946 fino alla finale playoff in Eccellenza

Simone Milioti

Il cammino dell’Igea 1946 fino alla finale playoff in Eccellenza

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venerdì 06 Maggio 2022 - 10:30

L'Igea 1946 chiude terza il campionato di Eccellenza e sfiderà la Jonica nella finale playoff. Un girone di ritorno leggermente sottotono e qualche passo falso di troppo in casa

BARCELLONA POZZO DI GOTTO – La corazzata giallorossa dell’Igea 1946 ha chiuso il campionato di calcio in Eccellenza al terzo posto nel girone B. Alle spalle delle sorprese Ragusa e Jonica i barcellonesi si qualificano ai playoff e accedono direttamente alla finale in virtù della differenza di 8 punti sul Carlentini che li esonera dalla semifinale playoff.

L’avversario in finale, da affrontare in trasferta visti i piazzamenti finali, è la Jonica. Contro la squadra della riviera orientale l’Igea in stagione ha vinto al Nuovo Comunale Bucalo all’andata e pareggiato al ritorno al D’Alcontres-Barone e sicuramente proverà a ripetere l’arduo risultato.

La sfida caldissima è in programma per domenica 8 maggio alle ore 16 a Santa Teresa di Riva. La Jonica avrà quindi il vantaggio di disputare la gara secca in casa, mentre l’Igea avrà anche lo svantaggio di avere un solo risultato disponibile su tre per passare il turno. Infatti in caso di parità dopo 90 minuti regolamentari, e i 30 eventuali aggiuntivi dei tempi supplementari, a passare il turno senza andare ai rigori sarà la squadra che meglio si sarà piazzata in classifica.

La stagione dell’Igea 1946

In una stagione condita da vari stop legati ai contagi da Covid i giallorossi barcellonesi hanno disputato un campionato di alta classifica occupando fino alla terzultima giornata la prima o seconda posizione in classifica. Nel finale hanno frenato e a guardare i risultati si evidenzia un bilancio peggiore in casa (27 punti ottenuti) rispetto alle trasferte (31).

Nel finale di stagione però qualcosa si è incrinato con la società che ha cambiato guida tecnica sostituendo Peppe Alizzi con Pasquale Ferrara. L’Igea era una di quelle squadre indicate da tutte le altre come una delle corazzate e dunque favorite alla promozione. La finale playoff sarà giocata col coltello tra i denti per provare a chiudere al meglio la stagione che potrebbe rivelarsi deludente anche per motivi extra-campo.

Infatti a metà aprile, a stagione regolare conclusa, la società affidava ai social un duro sfogo contro alcune decisioni arbitrali, che secondo loro avrebbero penalizzato l’Igea, e la scelta della Lega di non far disputare i playout, viste le rinunce di Leonzio e Aci Sant’Antonio a campionato iniziato. In questo modo lamentavano che il campionato diventava una questione a tre (Ragusa, Jonica, Igea) visto che non c’era lo stimolo salvezza per le squadre in fondo. Per l’Igea i sacrifici di società e imprenditori erano stati dunque sminuiti e si accennava a vie legali domandando provocatoriamente che senso avesse continuare così.

I numeri dei barcellonesi

58 punti in stagione frutto di diciotto vittorie, quattro pareggi e quattro sconfitte. I passi falsi sono arrivati quasi tutti nel girone di ritorno. L’Igea, con 63 gol fatti, è il secondo miglior attacco del torneo. Con 14 reti subite invece è la miglior difesa del torneo insieme alla Jonica, in sedici occasioni su ventisei partite giocate i giallorossi non hanno subito neanche un gol. Il capocannoniere della squadra è Roberto Assenzio con 10 reti marcate.

Un girone di andata iniziato sugli scudi per l’Igea che nelle prime 13 partite colleziona 9 vittorie, le prime cinque della stagione sono consecutive e vengono interrotte dai pareggi contro il Real Siracusa Belvedere e a Ragusa in un pirotecnico 2-2. La prima sconfitta arriva contro il Città di Siracusa e un pareggio chiude il girone di andata contro il Carlentini.

Nel girone di ritorno i giallorossi iniziano anche meglio rispetto all’andata infilando 6 vittorie consecutive. Poi la sconfitta in casa contro il Ragusa di misura, a cui seguono due larghe vittorie contro Atletico Catania e Virtus Ispica. Nelle ultime tre giornate frena la formazione tirrenica: sconfitta contro il Città di Siracusa, pari casalingo con la Jonica, che di fatto decide matematicamente il secondo posto, e la sconfitta a Carlentini quando ormai era tutto già deciso.

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