Solita lotta contro la burocrazia
MESSINA – Lavori consegnati il 23 ottobre ma non ancora iniziati. In via Quinto Ennio, lì dove dovranno essere demolite una novantina di baracche per far spazio al prolungamento della nuova via don Blasco verso sud, le ruspe sono ancora ferme.
I nodi da sciogliere
Il fermo delle operazioni è riconducibile a due problemi principali: il primo riguarda i sottoservizi, a partire da un contatore Enel ancora attivo. L’Ufficio per il Risanamento ha segnalato la questione ma la rimozione non è ancora avvenuta; in fase di redazione, poi, il piano di bonifica dell’amianto, che dovrebbe essere approvato la prossima settimana. Infine servirà l’intervento di Messina Servizi per eliminare i tanti rifiuti rimasti in zona.
L’interdizione totale al transito veicolare e pedonale su via Quinto Ennio è stata disposta fino al 21 maggio 2026, mentre trentadue famiglie residenti nel degrado della zona sono già state trasferite in nuove case popolari dignitose. L’avvio effettivo dei lavori, quindi, è strettamente legato alla risoluzione di questi passaggi tecnici e propedeutici.
Rione Ariella
Lavori fermi anche al Rione Ariella, a Fondo Pugliatti. C’è ancora una baracca da sgomberare, quella di una ventenne che chiede una casa popolare. Secondo l’Ufficio per il Risanamento, però, non ne ha diritto. Solo una volta risolta questa situazione si potrà procedere con le demolizioni delle baracche colpite da un incendio a febbraio 2024.
