Interessato dagli interventi resi possibili dopo il nulla osta rilasciato dalla Regione, anche un vecchio deposito di alimentari in via Don Blasco. Altri 6000 metri quadri liberati sull’affaccio a mare

«Abbiamo trovato persino una decina di giacchi in pelle, probabilmente rubate». Non tralascia proprio nessun particolare l’assessore alle politiche del mare Pippo Isgrò nel riferire per filo e per segno, anche se in modo un po’ confusionario per le troppe cose che vorrebbe dire, tutti i particolari dell’operazione di sgombero dei locali dell’ex-Facoltà di Veterinaria, avviata ieri. Il cancello d’ingresso del grande spazio, circa 6000 metri quadri, passato dall’Università al Comune, è stato varcato dalle ruspe ieri alle otto e trena in punto. Presente, ovviamente, il rappresetante della giunta, affiancato e accompagnato dal sindaco Buzzanca che ha ribadito l’importanza del momento nell’ottica di un recupero complessivo dell’affaccio a mare.

Le operazioni, come detto, sono state avviate ieri con lo sgombero e la pulizia interni dei locali, oltre la Facoltà anche un vecchio deposito di alimentari, grazie all’intervento delle squadre e dei macchinari di Messinambiente che, secondo procedure, hanno raccolto e conferito tutto il materiale suddividendolo per tipologia. Gli interventi proseguiranno anche oggi con l’abbattimento delle struttura che, rispetto all’area complessiva, rappresentano uno spazio ridotto che contribuisce solo ad ostruire ma soprattutto ad oscura l’incantevole scenario dello Stretto. La ripresa dei lavori a Maregrosso, dopo la lunga fase di stallo legata ai soliti altalenanti rapporti con la Regione, è stata possibile, infatti, solo a seguito del rilascio del nulla osta da parte dell’assessorato regionale territorio e ambiente – servizio 5 Demanio Marittimo, concesso per quanto previsto dal Comune dopo il tavolo tecnico istituzionale riunito per la eliminazione delle strutture.

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