Ztl, isole pedonali, tram e parcheggi. Mondello: “Così Messina città europea”

Ztl, isole pedonali, tram e parcheggi. Mondello: “Così Messina città europea”

Marco Ipsale

Ztl, isole pedonali, tram e parcheggi. Mondello: “Così Messina città europea”

sabato 08 Gennaio 2022 - 07:01

Dalla Regione si attende il sì definitivo al piano del traffico. Grandi prospettive di cambiamento in centro città, ecco come

“Si è conclusa la fase preliminare della Vas, aspettiamo il parere definitivo della Regione”. L’assessore alla mobilità, Salvatore Mondello, ricorda che il Pgtu (Piano generale del traffico urbano) è stato adottato dalla giunta De Luca a febbraio 2020 e, a quasi due anni di distanza, non è ancora stato approvato dalla Regione.

“Attendere due anni per un piano gestionale, che non prevede costruzioni, la dice lunga sull’approccio regionale. Aspettiamo l’ultimo passaggio a stretto giro ma dipende dalle volontà politiche” – dice Mondello.

Ma cosa prevede questo piano del traffico e cosa cambierà a Messina? Tutto o quasi in centro città, a partire da una vera zona a traffico limitato, isole pedonali, parcheggi all’esterno e potenziamento del trasporto pubblico. Ciò che, in pratica, avviene in quasi tutte le città europee.

Ztl

“Ci saranno 52 o 54 varchi e un sistema di videocontrollo ocr (optical character recognition, riconoscimento ottico delle targhe, ndr) a fasce orarie – spiega l’assessore -. Ci aspettiamo così una netta diminuzione di mezzi privati in centro città. Oggi il rapporto è di circa cinque auto presenti per ogni parcheggio disponibile, ecco perché poi vediamo la sosta selvaggia”.

Isole pedonali

Dopo il via libera da parte della Regione, l’ultima parola spetterà al Consiglio comunale e il tema più caldo sarà quello delle isole pedonali. I consiglieri potranno scegliere tra diverse ipotesi, la più gettonata riguarda via I settembre e viale San Martino basso, per congiungere le due isole Duomo e Cairoli. Un’altra ipotesi comprende un tratto di via Garibaldi, nessuna invece via dei Mille. Ma servirà un diverso approccio culturale, visto che alcuni già contestano le attuali minuscole isole. Basta guardare altre città italiane ed europee per capire che una grande isola pedonale può diventare un attrattore fondamentale per la crescita della città. Oggi Messina è un esempio negativo in tal senso.

Parcheggi

Non si tratta di demonizzare le auto ma di ridurne il numero in centro città, dove ci si muove a piedi o coi mezzi pubblici. Ecco perché sono previsti quindici parcheggi di interscambio ai margini, oltre a quelli già esistenti. Partiamo da questi ultimi, i tre multipiano ai margini del centro città: Cavallotti, Villa Dante e La Farina. I primi due sono aperti 24 ore su 24 con accesso automatico ma mentre il primo ha un discreto fattore di riempimento, il secondo resta vuoto, persino in questo periodo che, fino al 15 gennaio, è gratuito. Il terzo è il preferito dai cittadini, anche perché il più vicino al centro, ma è aperto solo dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 20.30. Così la domenica il parcheggio La Farina è vuoto perché chiuso e il viale San Martino pieno di auto in divieto di sosta. Scene incivili in una città europea del 2022.

“Cavallotti e Villa Dante hanno una struttura per chi lavora – dice Mondello – mentre il fosso di via La Farina ha i container e ci scontriamo con aspetti burocratici e necessità sindacali. E’ un problema che va affrontato per aprire anche questo parcheggio tutti i giorni per 24 ore. Fermo restando che serve un cambiamento culturale, che mi auguro avvenga con la ztl. Il parcheggio di villa Dante è centrale, da lì ci si può muovere a piedi o usare i mezzi pubblici, non capisco perché resti vuoto. Forse ce ne si accorgerà quando in auto si potrà arrivare poco oltre”.

Di parcheggi esistenti, più piccoli, in centro città ce ne sono altri due: 50 posti auto al mercato Zaera (“è stato affidato ad Atm e si deve sistemare il contratto di servizi, penso potrà aprire a breve”) e quello del cavalcavia, che al momento è un grande parcheggio gratuito, tant’è che è sempre pieno, ma i posti auto resteranno solo 38 perché gran parte sarà dedicata a nuovo terminal bus, per eliminare il caos di piazza della Repubblica. “Anche questo lo affideremo presto ad Atm – dice Mondello – che provvederà alla segnaletica. Nel progetto per la riqualificazione della linea tranviaria è inserito anche il collegamento diretto tramite scale e ascensore con la stazione, che non era mai stato progettato”.

E poi i 15 parcheggi nuovi. “Ne sono stati appaltati 13, mancano solo Giostra, perché c’è un’interferenza coi lavori del viadotto Ritiro, e Santa Margherita, perché c’è un esproprio in corso. A gennaio inizieranno i lavori per i parcheggi di via Catania, San Cosimo, Palmara e Gazzi Socrate. A febbraio i tre Europa (centro, ovest, est), San Licandro, D’Alcontres, Campo delle Vettovaglie, Gasometro, Sant’Orsola e Bordonaro”.

Ma il problema dei parcheggi è anche in strada, dove la doppia fila abbonda. “La ztl ci permetterà di dimezzare i flussi – prosegue l’assessore – e poi è in dirittura d’arrivo il progetto di collocazione sensori che rilevano la presenza dell’auto e permettono agli ausiliari di gestire tutto con palmare”.

Tram e metroferrovia

Infine il trasporto pubblico, altro tema fondamentale. E’ in corso il rinnovo delle vetture tranviarie (6.8 milioni) che, nel giro di due anni, saranno di nuovo 15 e permetteranno una frequenza di uno ogni sette minuti. Aggiudicato anche l’appalto da 4.5 milioni per gli impianti fissi. “Riguardano tratti di binari, elettrificazione e semafori, i lavori dovrebbero iniziare a breve”. Poi ci sono ben 25 milioni nel masterplan. “Il bando con gara d’appalto integrato uscirà entro gennaio. Prevede il miglioramento della linea, sul flesso di villa Dante, l’eliminazione del giro di piazza della Repubblica, l’attivazione dei semafori intelligenti, l’eliminazione degli allagamenti in viale della Libertà, il binario unico nella cortina del porto e in via Catania, con allargamento dei marciapiedi. Le simulazioni fatte ci dicono che non comporta allungamento dei tempi”.

Sì al prolungamento del capolinea sud fino alla stazione di Gazzi (“abbiamo dato questa linea di indirizzo ai progettisti ma non credo che basteranno i soldi”), no a quello su corso Cavour (“si dovrebbe intervenire sull’impalcato del torrente Portalegni, coperto negli anni ’60”).

Infine, ma non certo per importanza, la metroferrovia. Dallo scorso 1 maggio finalmente il biglietto integrato con Atm ma i numeri non sono cresciuti granché, anche perché non è stato fatto molto altro, a partire dalle stazioni che spesso restano buie e sporche. “Ho depositato un progetto per le stazioni a gennaio 2021 e avevo avuto rassicurazioni dall’assessore Falcone ma non c’è stato seguito – conclude Mondello -. Stazione di Contesse a parte, non si tratta di grosse cifre e potremmo intervenire anche con somme comunali”.

(Marco Ipsale)

Articoli correlati

6 commenti

  1. Parcheggi, metroferrovia, isole pedonali, ztl, un progetto davvero interessante. Secondo me si deve focalizzare l attenzione su altro… Per realizzare tutto ciò quanto tempo passerà?… Ma soprattutto… Messina… Nel frattempo… Quanti abitanti conterà? Quanti giovani…? Si ragiona nell’ottica di una città di 230.000 abitanti..
    Occorrerebbe rimodulare tutto.. Per una città di 160.000..

    1
    4
  2. Mi sembra un’ottimo lavoro di programmazione, veramente ben fatto! E’ la prima volta che vedo (nel corso degli ultimi 50 anni) un programma progettuale studiato, completo e integrato con le realtà del nostro territorio cittadino. Peccato che ci vogliano altri 50 anni (almeno, e spero che bastino per i miei nipoti) per generare una nuova classe politica, locale e regionale, in grado di portare avanti progetti che mirino allo sviluppo del territorio e non al mantenimento della poltrona conquistata !!!!!

    3
    1
  3. Messina città più europea,ma solo se ve ne andate a casa!
    La viabilità di Messina non ha più capo e coda da quand’è che si è deciso di rimettere il tram.
    Che ai messinesi piaccia avere il trenino che corre su rotaie s’era capito,ma,se volevano questo,bastava entrare in un negozio di giocattoli,e si portavano a casa un modellino in scala da montare sotto l’albero,e pure fatto meglio.
    La inutilità di quest’opera ricade ancora di più sulle nostre strade di oggi per l’avvento dei bus elettrici,che non hanno bisogno di fili e pantografi;mi pare che sia astruso e fuori dal mondo continuare a ragionare di viabilità’ quando innanzitutto si dovrebbe pensare a come liberare le strade dalla corsia tram,pur sapendo che per contratto ce lo dobbiamo tenere ancora per molto.

    2
    11
  4. …ecco, appunto… occorre un cambiamento culturale… ma non lo dovete aspettare dai Cittadini… devono essere gli amministratori a cambiare superando i bandi parolai e pervenendo a soluzioni concrete…

    2
    2
  5. Adesso cambia amministrazione, cambia assessore……e speriamo che si torni con i piedi per terra.

    2
    7
  6. D’accordo con le ztl e le zone pedonali.
    Messina è una delle poche città ancora sprovviste.
    Io davvero non capisco come faccia la gente a lamentarsi delle zone pedonali, basta andare in qualsiasi altra città per vedere i benefici che portano.
    Per la sosta selvaggia basterebbe chiedere ai vigili di lavorare, sempre se non è troppo disturbo.

    2
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007