Tommaso e Carmela hanno avuto le chiavi della nuova casa e si trasferiranno presto nella zona di Fondo Fucile
di Silvia De Domenico e Marco Ipsale
Una giornata di grande emozione per le undici famiglie che stamattina, a Palazzo Zanca, hanno ricevuto le chiavi delle nuove case popolari.
Tra i volti segnati da anni di sacrifici e ora illuminati dalla gioia c’è quello della signora Carmela, una delle assegnatarie che ha vissuto in baracca per sessant’anni. Le sue parole descrivono il peso del passato e la speranza del futuro, ora che potrà trasferirsi insieme al marito Tommaso in una nuova casa popolare a Fondo Fucile: “È emozionante, perché abitare in una casa vecchiotta, con tanti problemi che ci sono lì… ora sono felicissima di abitare in una casa decente. La nuova casa ci è piaciuta, per due persone è abbastanza bella”, ha detto.
La signora Carmela ha voluto anche ricordare le difficoltà passate e i sacrifici economici: “In questi 60 anni abbiamo avuto tanti problemi, era una casa da demolizione anche se noi l’avevamo ristrutturata, abbiamo fatto tanti lavori e speso molti soldi“. Il trasferimento, per lei e suo marito, rappresenta l’inizio di una nuova vita, lontana dalle precarietà della baraccopoli.

Complimenti anche a chi in tutti questi anni ha pagato un mutuo per 25 anni
in effetti avete scelto proprio la famiglia giusta da intervistare….. avete evidenziato pure il fatto che hanno speso molti soldi…. se avevano tutti questi soldi perchè non hanno comprato loro una casa decente anzichè ristrutturare quella in cui stavano? sicuramente le case popolari non saranno una reggia o comunque non sono la casa che si avvicina ai propri sogni…. però forse la casa se la meritava gente che sta molto peggio di questa famiglia. questo quanto mette in luce il vostro servizio… sicuramente non ci sono altre cose non sappiamo e che non si possono sapere in 1 minuto di intervista.
E dopo 60 anni grazie alle mie tasse e quelle di altri cittadini puoi ricominciare una nuova vita. Spero che almeno sarai grato alla città e faccia la differenziata.