Stamattina la manifestazione. La Cgil si è unita all’iniziativa nazionale a cui hanno aderito associazioni e il Coordinamento per la Palestina
MESSINA – Anche Messina a sostegno di Gaza e della popolazione palestinese. Tanti gli interventi e una consapevolezza stamattina alla Passeggiata a mare: “Gaza rappresenta uno spartiacque per l’umanità e l’Europa. Dobbiamo dire basta al genocidio e supportare la Global Sumud Flottilla con il suo carico di viveri e aiuti per una popolazione stremata”.



La Cgil Messina si è unita oggi all’iniziativa nazionale a cui hanno aderito associazioni e il Coordinamento Messina per la Palestina, per essere vicini alla missione umanitaria e per rendere “visibile lo sdegno di fronte all’orrore, con il massacro di civili da parte di Israele”.
“Non rimaniamo in silenzio, va fermato il genocidio”
“Davanti a un genocidio che si sta consumando giorno dopo giorno, alla strage di un intero popolo, è dovere di tutti mobilitarsi e chiedere di mettere in campo tutti gli strumenti perché questo orrore cessi. Saremo ancora in piazza a manifestare, con quella società civile che non vuole stare in silenzio ed essere indifferente”, ha evidenziato il segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti.
Tra gli altri, sono intervenuti Alfio Mannino (“Grave l’ignavia delle istituzioni internazionali e pure regionali”), segretario generale della Cgil Sicilia; René Abu Rub (“A Gaza non c’è più vita”), del Coordinamento Messina-Palestina, e Laura Giuffrida (“Assistiamo alla bancarotta dell’umanità”), del Partito democratico.
Servizio video e foto di Alessio Bernava, progetto “L’estate addosso”.

Ora gli israeliani con questa sfilata si sono fermati e cercano la tregua, e riconosceranno lo stato palestinese e anche il paese dei balocchi. Meno male che esiste la cgil. Patrimonio dell’umanità.
Meglio il silenzio colpevole o peggio collaborazionista? Quelli che vissero sanza infamia e sanza lode? E che sostengono una strage perpetrata da chi se ne infischia anche delle Nazioni Unite e bombarda le folle per il cibo e l’Unifil?
ma che ce la smettessero con queste manifestazioni ipocrite che non servono a niente
la flottilla ormeggiata a Ortigia , le manifestazioni a Capri, tutti posti esclusivi e radical chic alla faccia dei palestinesi che crepano in Palestina
che si vergognassero o che andassero a manifestare direttamente a gaza
Peccato che molti non siano palestinesi in Palestina oggi. La smetterebbero di scrivere di patrimoni dell’umanità e di radical chic. Per fortuna molti fanno sentire la propria voce contro lo sterminio del popolo palestinese, anche negli Usa ci sono molti ebrei che protestano contro lo stato di Israele e vengono anche arrestati per il loro dire no.
Mi risulta che a Gaza non si possa entrare.
Manifestare per la città , per la sicurezza, per la mancanza di lavoro e per la povertà , e non per la Palestina, la vecchia filistia popolo contro Dio
Chi uccide bimbi è contro Dio, non un popolo. E chi sostiene un genocidio è contro Dio e contro l’uomo.