Messina. Zona Falcata, ecco il piano di caratterizzazione: ora serve l'ok della Regione VIDEO

Messina. Zona Falcata, ecco il piano di caratterizzazione: ora serve l’ok della Regione VIDEO

Marco Ipsale

Messina. Zona Falcata, ecco il piano di caratterizzazione: ora serve l’ok della Regione VIDEO

martedì 12 Luglio 2022 - 11:51

Nel frattempo Sogesid sta realizzando lo studio di fattibilità per la bonifica, che dovrà anche quantificare le risorse necessarie

La Zona Falcata è contaminata. La conferma era arrivata a inizio anno, ora è suffragata dal piano di caratterizzazione, che è pronto ed è stato inviato alla Regione per l’approvazione.

Nel frattempo l’Autorità Portuale dello Stretto di Messina ha già affidato a Sogesid, la Società di ingegneria e assistenza tecnica del Ministero della transizione ecologica, lo studio di fattibilità per i lavori di bonifica. Uno studio, però, che non potrà essere completato perché “il parere di approvazione da parte della Regione, dopo passaggio in conferenza di servizi, potrebbe contenere altre prescrizioni – dice il presidente Mario Mega -. Ci portiamo avanti nel frattempo, ci serve per capire le diverse soluzioni di bonifica e determinare in modo più certo i costi”.

Eurobunker

Il piano regolatore portuale prevede che quell’area non sia più a vocazione industriale ma diventi un luogo pubblico a disposizione dei cittadini. “Quasi due terzi dell’area ha un vincolo archeologico collegato alla Cittadella – spiega Mega – mentre non è stata ancora studiata la parte più vicina all’Eurobunker, che avrà destinazione terziaria, con uffici e spazi verdi, perché la concessione è stata revocata ma la società ha fatto ricorso, l’ha perso e ora c’è una curatela fallimentare che dovrebbe farsi carico di caratterizzazione e bonifica. Se non lo farà potremmo avviare procedura in danno, facendolo noi e recuperando poi le risorse, fermo restando che eventuali responsabilità di inquinamento restano in capo a loro”.

Pochi giorni fa la notizia del finanziamento da 20 milioni di euro sul Decreto Aiuti, su una stima sommaria necessaria di 80 milioni. “Il decreto dice che sarà il Cipe (Comitato interministeriale per la politica economica, ndr) a individuare il soggetto attuatore. Noi riteniamo di essere i titolari ma non sappiamo se ci sarà un commissario. Si dovrà agire per lotti, il primo potrebbe essere quello della Cittadella”.

La Cittadella

Che, tra l’altro, è destinataria di altri finanziamenti per lavori di recupero. “I lavori possono andare avanti – continua Mega – ma comunque non si potrà garantire l’accesso alle persone, l’area non sarà utilizzabile fin quando non sarà bonificata. Quello che era un sito potenzialmente contaminato è diventato ufficialmente un sito contaminato, chiederemo alle autorità sanitarie e al sindaco di metterci in condizione di isolare l’area”.

Siracusano: “La Regione dia subito l’ok”

“L’ok definitivo, questo il nostro appello, arrivi subito, nel più breve tempo possibile” – dice la deputata Matilde Siracusano, firmataria dell’emendamento al Decreto Aiuti.

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