L'intervista. Il vicesindaco di Messina: "Non si tratta di nuovi fondi per l'emergenza covid, bensì di fondi storicizzati. Ecco a cosa servono..."

MESSINA – “Dalla Regione saranno trasferiti al Comune di Messina 3 milioni e mezzo di euro grazie al decreto del 31 dicembre 2020 relativo al fondo perequativo della legge regionale 9 del 2020. La parte degli investimenti è tra le risorse ricorrenti erogate agli enti locali che a seguito dell’emergenza Covid potevano essere utilizzate in deroga. Queste somme sono utilizzate dal Comune di Messina per pagare le rate di mutui con la Cassa depositi e prestiti come previsto dalla normativa regionale e inoltre sono stati utilizzati come aiuti per l’emergenza covid sotto forma di sgravi tributari. Non sono nuovi fondi bensì fondi storicizzati che hanno avuto deroga nell’utilizzo legato all‘emergenza covid. Fondi anticipati in quanto avevamo a disposizione uno strumento contabile, il Bilancio, approvato”. A parlare è il vicesindaco di Messina, Carlotta Previti, con la quale abbiamo fatto il punto sul trasferimento delle risorse frutto di una riprogrammazione del Fondo sviluppo e coesione proposta da parte del governo regionale. Si tratta di 83 milioni per 368 Comuni. Il presidente Musumeci ha parlato di “risorse che abbiamo voluto destinare agli enti locali con un’apposita norma inserita nella Legge Finanziaria regionale dello scorso anno: una delle numerose misure che abbiamo messo in campo contro la pandemia a sostegno di cittadini e imprese”. Ma si andrà oltre gli aiuti previsti per il Covid. Ed anche in questa direzione il vicesindaco di Messina Carlotta Previti rivendica quanto fatto dall’attuale Amministrazione in termini di “ristori”, con oltre 40 milioni di euro di fondi riprogrammati per emergenza covid a imprese e famiglie.