Il primo giugno, in Capitaneria di porto, sono state sorteggiate le “poste”, gli spazi di mare assegnati per la pesca. Nino Mancuso, capitano della feluca Victor, ci racconta le emozioni, i diverbi fra le imbarcazioni, la tensione, i segreti di una pesca che va al di là di una semplice pratica

Nino Mancuso, capitano dell’imbarcazione Victor, pescatore da sempre, ci racconta le emozioni, i diverbi, la tensione, i segreti di una pesca che va al di là di un semplice pratica: “La Feluca fa parte di noi”. La tecnica di pesca è la stessa da sempre, tramandata da generazione in generazione. Tutto a mano. Tutto con l’esperienza e la conoscenza.

Il primo giugno, in Capitaneria di porto, sono state sorteggiate le “poste”, gli spazi di mare assegnati che vanno dalle porte della città di Messina a Torre Faro, in cui le feluche pescheranno a rotazione. Dall’alba al tramonto, una continua ricerca in cui ogni membro dell’imbarcazione ha un compito ben preciso, dall’avvistatore all’arpionatore. “Andremmo a pesca anche se non ci fosse nulla da guadagnare” – conclude Mancuso – “una tradizione che appartiene a tutta la città e che spero anche i miei figli portino avanti”