Scurria tiene il punto sul suo ruolo nel risanamento delle baraccopoli, smorza i toni della polemica politica e promette: "In 7 anni tanti ricordi, prima o poi scriverò"
Messina – “Mi sarei aspettato i complimenti, invece è arrivata la revoca”. Marcello Scurria commenta così la rimozione dal ruolo di sub commissario al Risanamento di Messina, notificatagli dal governatore Schifani dopo il “pasticciaccio” sull‘asta per le abitazioni di Contesse.
Un provvedimento che era nell’aria ma che non ha convinto Scurria a dimettersi (il perché lo spiega nella diretta che trovate sul nostro canale Facebook e nell’intervista a Marco Olivieri). Anche oggi l’ormai ex sub commissario difende con orgoglio il suo operato, sottolinea la delicatezza dell’opera che la struttura commissariale ha portato avanti sino a qui ed è ora chiamata a proseguire.
Scurria non entra nel merito dello sfondo politico delle vicende, smorzando il tono delle polemiche, o solo rinviandole, con il sindaco di Messina Federico Basile e il “matrimonio” di Cateno De Luca con Schifani. Ma assicura: “Ho tanti ricordi di questi mesi ma non solo dei 7 anni, complessivamente, e non è escluso che prima o poi li metta per iscritto”.

Faccio io i complimenti a Scurria che si è sempre dimostrato competente e professionale al contrario di qualcun altro. Non scrivo altro perché mi censurano ancora
E meno male che Cateno De Luca con l’inciucio con Schifani doveva portare grandi vantaggi a Messina. Si è visto. Un enorme circo
Era ora .
Per la prima volta Schifani ha fatto la cosa giusta.
Dopotutto Scurria politicamente chi è?
L’avv. Scurria è una delle poche persone che ha degnamente operato nell’interesse della città e dei cittadini più fragili e meno ascoltati. E lo ha fatto con successo: troppo bravo!! E questa è, come si dice, vox populi. Perchè allora lo si rimuove dall’incarico nel quale ha ottenuto tanti e buonissimi risultati a vantaggio della città e dei suoi abitanti meno fortunati?
Possiamo fare qualcosa noi? Ora poco e niente. Ma siamo elettori, cari concittadini, e se questo ci sembra ingiusto e sbagliato una cosa la possiamo fare, ed è una cosa forte: ricordarcene al prossimo turno elettorale. Vi sembra poco?