Ma anche Porta spagnola e mura di Forte San Salvatore: inizia il viaggio fra le opere restaurate dalla Soprintendenza
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Tornano a splendere i tesori della Zona Falcata. Stele della Madonnina, portale di accesso alla Lanterna del Montorsoli, struttura difensiva settecentesca “a stella”, Porta spagnola e antiche mura del Forte San Salvatore: inizia il viaggio fra le opere restaurate dalla Soprintendenza. I beni monumentali sono stati riconsegnati alla città lo scorso 31 gennaio.

Stele della Madonnina: lavori di restauro e messa in sicurezza
A guidarci nel viaggio è l’architetta Mirella Vinci, ex soprintendente ai Beni culturali di Messina e direttrice dei lavori. Siamo partiti dai piedi della Madonnina per raccontare i lavori di restauro e messa in sicurezza che hanno interessato la stele e in particolare le pietre intorno alle feritoie. Poi il portale di accesso alla Lanterna del Montorsoli che non era più utilizzabile e quel che resta della cinta difensiva “a stella” risalente al 1730.

Lanterna e Faro di San Raineri
Contemporaneamente la Marina militare ha lavorato, e sta continuando a farlo, al restauro interno ed esterno della Lanterna del Montorsoli che ospita il Faro di San Ranieri. A raccontare gli interventi è il comandante Mari Fari Sicilia Johnny Pizzimenti.

Il viaggio continuerà…
Il viaggio continuerà con il racconto degli interventi di recupero delle antiche mura del Forte San Salvatore e la Porta spagnola di origine cinquecentesca.

“Tre enti hanno lavorato in sinergia”
Il progetto complessivo è stato redatto dalla Marina militare, la stazione appaltante del Genio civile di Messina e la direzione lavori affidata alla Soprintendenza ai Beni culturali di Messina. “Tre enti che hanno lavorato in sinergia per il recupero dei beni monumentali della Zona Falcata”, conclude la commissaria per l’attuazione degli interventi programmati Mirella Vinci.

Il dettaglio dei lavori
Ecco il dettaglio dei lavori eseguiti con finanziamenti regionali. Per il restauro e la messa in sicurezza della Stele della Madonnina sono stati spesi 343.600 euro e l’impresa che ha eseguito i lavori è la Tecnocostruzioni di Gangi (Palermo). Per il Portale di accesso alla Lanterna e la struttura difensiva settecentesca 111.277 euro e l’impresa era la Orobello di Bagheria (Palermo). Per la Porta spagnola e le mura di San Salvatore è stata spesa la somma più grande per un importo di 723.594 euro e i lavori sono stati eseguiti dall’Impresa Mondello Costruzioni di S. Angelo di Brolo (Messina).

Progetti elaborati dalla Marina militare
I progetti elaborati dalla Marina militare, su indicazione della Soprintendenza, sono stati realizzati dagli architetti Claudio Battiato e Stefano Gervasi, dall’ingegnere Angelo Pirri e da Domenico Crisopulli e Claudio Antonuccio. Per il Genio civile il rup Giuseppe Sangiorgio e il geometra Francesco Musciumarra. Per la Soprintendenza la direzione lavori è stata affidata all’architetta Mirella Vinci, a Guglielmo Pirrone, all’ingegnere Salvatore Stopo e alla dottoressa Virginia Buda.
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Che bellezza, sarà tutto aperto un giorno?
ma io non capisco…
perché la città non puo usufruire di questi spazi???
Ma infatti. Accedere a queste aree è quasi impossibile. Si organizzino delle visite, e si pubblicizzino per bene su tutti i media locali. E non solo per comitive. Uno ci può pure voler andare da solo… poi, se essendo area militare, mi devono perquisire e vogliono la mia carta d’identità con codice fiscale annesso, che problema c’è? Chi è onesto non ha nulla da nascondere.