Storia di un progetto negato. Nicola: "Il mio ristorante a settembre non riaprirà" VIDEO

Storia di un progetto negato. Nicola: “Il mio ristorante a settembre non riaprirà” VIDEO

Francesca Stornante

Storia di un progetto negato. Nicola: “Il mio ristorante a settembre non riaprirà” VIDEO

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mercoledì 10 Giugno 2020 - 07:00

Nicola Giannetto è un imprenditore e ristoratore messinese. Il suo locale non riaprirà a settembre perché è stanco di combattere

Una vicenda che inizia nel 2019. Una richiesta di parere per installare una struttura esterna per ampliare l’attività di un ristorante. Siamo nella parte bassa di viale San Martino, il proprietario del ristorante Il Datterino aveva presentato un progetto per collocare di fronte al suo locale una pedana metallica con una struttura amovibile in alluminio e lastre di cristallo. Ma si è visto bocciare il suo progetto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali perché «dal punto di vista paesaggistico, della tutela e riqualificazione del centro urbano si configura per dimensione e caratteristiche come elemento detrattore che sottrae percezione ed uso dello spazio pubblico». 

Nicola Giannetto, imprenditore che su questa attività di ristorazione in pieno centro città aveva deciso di investire, oggi è stanco. Ha deciso che il ristorante si traferirà sulla litoranea per il periodo estivo, ma poi a settembre chiuderà battenti. In questi giorni in cui in città il dibattito si è diviso su un’altra struttura simile realizzata a due passi da piazza Cairoli, lui continua a chiedersi perché a Messina è così difficile riuscire a realizzare dei progetti. E’ deluso e demotivato, ha altre attività e dunque non teme per il suo futuro. Ma per quello dei 30 dipendenti che nel ristorante di via Tommaso Cannizzaro lavorano e che resteranno disoccupati.

Per realizzare un dehors all’esterno aveva deciso di mettere in campo anche un buon investimento economico. Avrebbe avuto la possibilità di avere più spazio e più coperti, che in questo periodo di Coronavirus e distanziamento sociale sarebbero stati ancora più utili. Aveva anche programmato nuove assunzioni collegate a questo ampliamento. Ma ancora una volta le maglie della burocrazia lo hanno imbrigliato e lui dopo due anni di battaglie ha deciso di mollare la presa.

Una battaglia che da sempre cerca di portare avanti il consigliere comunale di Sicilia Futura Nino Interdonato e che ha coinvolto l’intero consiglio. Gli scontri con la Soprintendenza sono stati tanti e a volte duri. Da quando il Comune ha modificato il regolamento per l’assegnazione del suolo pubblico in tanti hanno provato a beneficiare delle modifiche fatte proprio per incentivare e aiutare chi vuole fare sana imprenditoria a Messina in questo settore. Nicola Giannetto era stato uno dei primi. Ma quel parere negativo ha bloccato un progetto di crescita che adesso rischia di trasformarsi nell’ennesima saracinesca che si abbassa.

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10 commenti

  1. bonanno giuseppe 10 Giugno 2020 08:57

    e perche no ….costruire ….baldacchini qua e la…..ormai Messina una porta si e una no Un Bar, un Panificio con annessi e connessi , Un Pub , una Pizzeria, una birreria una Miriade di ristoranti………dotiamoli tutti di ………pedane soppalchi gazebi vari…..tanto poveretti debbono lavorare se no licenziano…..ma smettiamola cerchiamo di essere seri………..

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    1. Buongiorno, Posso chiederle che lavoro svolge?

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      1. bonanno giuseppe 10 Giugno 2020 11:42

        quello che mi puo permettere di andare a pranzo e cena fuori , e confrontare ……i vari……..ristoratori ….o altro…..una

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  2. Buongiorno non conosco il progetto del manufatto che si voleva realizzare ma quello realizzato è veramente brutto oltre che completamente decontestualizzato. La Soprintendenza di Messina che spicca su tutti gli uffici per celerità, coerenza oltre che per senso del bello ha messo a segno un altro colpo. Complimenti x tutto e soprattutto perché continua ad affossare questa povera e martoriata città. Il sindaco gli ordini professionali dovrebbero intervenire ed obbligare ad enunciare le linee guida coerenti con prg. Basta con i criteri discrezionali che fanno figli e figliastri!!!!

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  3. Discorso molto complesso. Ma vorrei dire che non v’e’ alcun complotto contro messina per farla morire. La nostra attuale situazione e’ lo specchio ed il risultato di decenni di amministratori, burocrati e politici tra i piu’ scarsi al mondo, forse i peggiori. gente a cui non frega nulla di fare il lavoro per cui e’ pagata profumatamente, inconcludente, incapace, raccomandata, oziosa, opportunista, corrotta, nepotista, dannosa per la societa’ ed il bene “comune”.

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  4. Beh…diciamo che se hanno consentito di collocare a Piazza Cairoli quel monolite in stile “2001 Odissea nello Spazio”, avrebbero potuto consentire anche al Sig. Nicola Giannetto di realizzare una struttura simile per il suo ristorante. Ritengo che le dimensioni del marciapiede di Piazza Cairoli e di viale S. Martino siano identiche! Tuttavia c’è anche da dire che il Sig. Nicola ha reso quasi tutto il marciapiede tra le vie Ugo Bassi e la via Maddalena uno spazio ad uso pertinenziale esclusivo del suo Supermercato (deposito per i carrelli della spesa e per le pedane in legno, parcheggio muletti, carico e scarico merci, etc.), occupando (il più delle volte) anche gli stalli adibiti a parcheggio per i ciclomotori. Con ciò voglio dire che, se è giusto (come in effetti è giusto) lamentarsi perché si è consentito di far realizzare ad altri ciò che Le è stato negato, altrettanto doveroso sarebbe domandarsi se sia lecito sottrarre o occupare spazi pubblici a beneficio esclusivo della Sua attività di impresa! Se, poi, esiste una qualsivoglia autorizzazione o concessione che glielo permette, allora mi scuso per il mio intervento inopportuno.

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  5. La Città di Messina e i messinesi possono fare sicuramente a meno di questo personaggio famoso per altri motivi……………………………………….

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  6. E la struttura di piazza Cairoli, due pesi e due misure.

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  7. Se a settembre non riaprirà ce ne faremo una ragione, credo che potremmo vivere anche senza questo locale, ce ne sono tanti altri più seri.

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  8. Come sempre chi di dovere non risponde ho latita,perché?,son pagati anche x rispondere i famosi funzionari comunali, si dia una risposta motivata ma bisogna rispondere al cittadino.

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