Timbro: "Messina ha bisogno di un cambiamento radicale. Saranno elezioni dure" INTERVISTA

Timbro: “Messina ha bisogno di un cambiamento radicale. Saranno elezioni dure” INTERVISTA

Carmelo Caspanello

Timbro: “Messina ha bisogno di un cambiamento radicale. Saranno elezioni dure” INTERVISTA

domenica 03 Aprile 2022 - 07:20

PODCAST. La parlamentare nazionale di Articolo Uno: "Sviluppo, lavoro e scuola le priorità. La Sinistra è compatta. La vera ricostruzione passa dall'impegno di tutti"

L’INTERVISTA AUDIO ALLA PRLAMENTARE NAZIONALE MARIA FLAVIA TIMBRO (ARTICOLO 1)

di Carmelo Caspanello
MESSINA. “Fare la sinistra nel mondo che cambia”. Articolo Uno riparte da qui. Da un mondo in continua trasformazione, segnato da una fase storica senza precedenti i cui riflessi incidono sulla quotidianità dei cittadini. I temi sul tavolo sono tanti e scottanti. Ed è in questo delicato contesto che si inserisce la campagna elettorale per le amministrative nella nostra città. Gli ambienti politici sono in fermento, in vista dell’appuntamento elettorale del 12 giugno che segnerà il rinnovo dell’Amministrazione comunale. Nel centrosinistra si lavora alla composizione della squadra che supporterà il candidato sindaco Franco De Domenico. Intanto “Articolo 1” ha celebrato ieri nella chiesa di S. Maria Alemanna il congresso provinciale, che ha riconfermato alla segreteria provinciale Domenico Siracusano. Tra gli intervenuti, il segretario cittadino del Pd e candidato sindaco De Domenico e la deputata nazionale di Articolo 1 Maria Flavia Timbro.

Onorevole Timbro partiamo da lontano. Fare la Sinistra nel mondo che cambia, cosa significa?

“Significa tante cose. Devo dire che è una missione abbastanza ambiziosa. Io credo che fare la Sinistra nel mondo che cambia significa fondamentalmente tornare ad occuparsi in prima persona della scuola, del lavoro, restituire sicurezza al territorio, fare in modo che questa città abbia un futuro e che i nostri giovani non debbano necessariamente, obbligatoriamente andare altrove”.

Ha senso parlare di Sinistra, oggi?

“Ha sempre un senso parlare di sinistra al di là dei contenitori nei quali si cala questa parola. Io credo che la sinistra stia nelle cose che si fanno e non nelle parole che si dicono. Quindi per noi ha un senso e avrà un senso se riusciremo a fare quello che ci prefiggiamo”.

A Messina si è consumato ieri un appuntamento che rientra in un percorso congressuale nazionale di Articolo 1. Cosa significa creare una nuova classe dirigente in questo particolare contesto storico?

“E’ difficile certamente, soprattutto perché è cambiato il senso della militanza. Oggi viviamo un tempo veloce. Politica significa occuparsi degli altri, ma nessuno di noi in questo momento ha tempo per occuparsi della vita degli altri. Invece quello che noi vorremmo provare a fare è restituire questa idea di comunità, di bene pubblico, questa idea di Stato che la pandemia ci ha dimostrato essere ancora importante nella vita di ognuno di noi”.

Avete definito il congresso un momento di confronto per immaginare un soggetto politico capace di rappresentare le istanze di diverse aree della società, a partire dal mondo del lavoro. Ci sono temi scottanti sul tavolo…

“Ci sono temi che riguardano il lavoro, i lavoratori di questa città, la sicurezza dei lavoratori, che devono tornare al centro del dibattito e temi che riguardano anche la contrattualizzazione e la ricerca di nuovo lavoro. Penso che noi dobbiamo partire da questo e questo è quello che stiamo provando a fare. Lo ripeto, con difficoltà, perché oggi la società è cambiata, lo dice anche il tema del nostro congresso, ma la sfida è proprio questa, riuscire a trovare nuove forme e nuovi modi per stare vicini alle categorie più fragili”.

La costituzione di un campo largo democratico, progressista. È questa, sostenete, la sfida nelle prossime elezioni amministrative non solo a Messina ma anche in provincia.

“Assolutamente sì e devo dire che sono molto soddisfatta del fatto che la coalizione appartiene a questo campo largo, un campo di valori. Noi ci prefiggiamo l’idea di costruire proprio una coalizione che si confronti su una serie di valori. Sono contenta che ci siamo riusciti in città e stiamo lavorando perché questo avvenga anche nei comuni più grossi nei quali si andrà al voto”.

A Messina che elezioni saranno?

“Sicuramente saranno delle lezioni dure ma io spero che finalmente possiamo portare un po’ di cambiamento”.

Per il cambiamento bisogna parlare di programmi e progetti. I primi punti su cui il centrosinistra focalizzerà l’attenzione quali sono?

“Direi senz’altro sviluppo, lavoro e certamente scuola. Questi sono i tre dei principali temi su cui noi lavoreremo”

Dal punto di vista politico la coesione nel centrosinistra messinese c’è davvero?

“La coesione c’è davvero. Io credo che sia importante il confronto. E il confronto al nostro interno non è mai mancato. Ma poi non è mancata neanche la volontà di restare uniti nell’interesse della città e con un grande senso di responsabilità verso questa comunità che ha davvero bisogno, lo ripeto, di un cambiamento radicale”.

Da parlamentare nazionale ha visto qual è stata la disaffezione dei cittadini, degli elettori, verso i partiti e la politica, nelle ultime elezioni (calo di votanti vertiginoso… ndr). Mancano in particolare i giovani all’appello. State facendo qualcosa partendo proprio da quella che è la realtà territoriale messinese affinché ciò non accada anche da noi?

“Stiamo lavorando per costruire un gruppo… Lo ripeto, è una società difficile la nostra. Una società nella quale i giovani sono costretti a vivere fuori, spesso e volentieri a lavorare anche per mantenersi agli studi. La politica richiede tempo, richiede impegno. Io mi auguro che si apra una nuova pagina. Stiamo cercando anche nuove formule di partecipazione, perché poi quello che a noi interessa è che i cittadini partecipino e tornino a partecipare alla vita pubblica non soltanto attraverso i social ma anche concretamente. Io credo che la vera ricostruzione debba necessariamente partire da qui, dall’impegno di tutti”.

9 commenti

  1. Io de luca non l’ho votato ma in questi anni di sindacatura ha fatto quello che un sindaco normale avrebbe dovuto fare. I predecessori sia per incapacità o per convenienza politica hanno fatto dei danni pazzeschi alla città.

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    1. De Luca con i suoi tanti difetti ma con anche qualche pregio, probabilmente è stato uno dei migliori sindaci che Messina ha avuto negli ultimi decenni.

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    2. d’accordo

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  2. bonanno giuseppe 3 Aprile 2022 09:47

    70 anni di destra e Famiglie VIP hanno ridotto Messina nella cacca……per non parlari di ER MUTANDA , BUDDACE in proprio…….signor blablabla e delle Lapidi ….ridicolo.
    I missinisi purtroppo non hanno sangu nte vini e si cuntentunu….da bira e da Movida ….canusicunu sulu i tre F di BORBONICAmemoria Feste ( movida) , Forche( manciatevi sta minestra) e
    Farina ( raccumannazioni ) e missinisi ci vbasta chistu..

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  3. Ho letto con estremo interesse l’intervista dell’on. Flavia Timbro.
    Abbiamo bisogno di politici come lei che si caratterizzano per un linguaggio chiaro e soprattutto con uno stile di grande educazione e rispetto per il prossimo., che è mancato negli ultimi anni.

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  4. Timbro chi?

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    1. Il cartellino naturalmente.

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  5. ma questa sigonara non ha 1 voto, neanche il suo. Perchè si intervistano sempre esponenti di sinistra o donne che non rispecchiano la società??

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  6. ” Ci focalizzeremo su sviluppo , scuola , lavoro “. Che significa in concreto per Messina, in termini di progetti, risorse, tempi come impegno del nuovo Sindaco? Ovviamente siamo tutti d’accordo sui principi, ma come si concretizzano e quali sono le competenze e le risorse del Comune? Altrimenti rimangono slogan.

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