Le demolizioni proseguiranno in estate con via Ennio Quinto e un'altra "stecca" di baracche fino al viale Gazzi
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Un altro pezzo di baraccopoli è stato demolito. Le ruspe hanno lasciato via Taormina ma solo temporaneamente. Torneranno, infatti, in estate per proseguire lo sbaraccamento di via Quinto Ennio e di un’altra “stecca” di casette che si estende fino al viale Gazzi.

La baraccopoli più grande di Messina dopo Ritiro
Un pezzo alla volta, solo così si potrà eliminare la seconda baraccopoli più grande di Messina. Intanto Messina ha riconquistato uno spazio pubblico per troppi decenni occupato da baracche. “La demolizione è solo l’atto finale, prima ci sono tutta una serie di procedure lunghe e complesse a partire dall’assegnazione degli alloggi”, spiega il sub commissario Santi Trovato.

L’assegnazione alle 31 famiglie
Il lavoro in via Taormina prosegue. Prima di tutto bisognerà assegnare le nuove case alle 31 famiglie che abitano nelle vie vicine alla Ennio Quinto. Fra queste, infatti, non tutte hanno accettato l’alloggio proposto da Arisme. Solo dopo aver l’accettazione da parte di tutti i nuclei si potrà procedere con la demolizione di quella striscia di baracche che costeggia il muro della caserma. Ed è proprio al posto di quelle casette che sorgerà una nuova strada di collegamento fra la via Taormina e la nuova via don Blasco.


Che squallore, che degrado, che vergogna! Quanto tempo dovrà passare ancora per veder risanare questi quartieri così fatiscenti? Ci sarebbe tanto da dire! Come può una famiglia con bambini piccoli o anziani vivere per anni e anni in un ambiente malsano e putrido aspettando che gli diano la casa? Le persone che si rispettano anche se povere hanno fatto immensi sacrifici per farsi una casa. Alcuni di loro aspettano sempre la manna, hanno vissuto per decenni nei tuguri puzzolenti e malsani, circondati dai topi, e da ogni genere di insetti, ma non hanno mai pensato di farsi una casa, pur modesta che sia, ma pur sempre una casa, dignitosa, pulita, sicura. E di questa persone a Messina, alcune in baracca ma con la Mercedes, ce ne sono tante! Poi c’è il ruolo del Comune che dovrebbe riqualificare questi luoghi con una serie di servizi, per integrarli nel tessuto cittadino. Campa cavallo che l’erba cresce! Non c’è programmazione, non c’è una visione, le periferie della città sono e rimaranno degradate, senza servizi, senza trasporti, senza luoghi di incontro. Ci sarebbe molto da fare a Messina per trasformare questo terzo mondo che affligge la città da nord a sud.
Quanti commenti alla mia nota! E’ impressionante come la gente di questa città si interessi al sociale!