Giallo di Fondo Saccà, sospettato resta in carcere

Giallo di Fondo Saccà, sospettato resta in carcere

Alessandra Serio

Giallo di Fondo Saccà, sospettato resta in carcere

mercoledì 01 Ottobre 2025 - 17:36

Confermato l'arresto in cella per il 63enne fermato per la morte di Molinaro

MESSINA – Resta in carcere Maurizio Salvatore Gravagna, il 63enne fermato per l’omicidio di Mario Molinaro a Fondo Saccà. Il giudice Eugenio Fiorentino ha convalidato il provvedimento ed emesso l’ordinanza che ne dispone la custodia cautelare in carcere dopo averlo interrogato in mattinata al penitenziario di Gazzi. In 13 pagine, il Gip Fiorentino spiega perché l’uomo deve rimanere in cella.

Sospettato infermo di mente?

No quindi all’istanza dell’avvocato Antonio Centorrino, difensore dell’umo, che aveva chiesto una misura cautelare meno afflittiva, anche in ragione delle condizioni dell’indagato, in passato più volte trattato per problemi psichiatrici.

L’uomo, che all’interrogatorio di oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere, era già stato ascoltato dagli investigatori e si era dichiarato innocente, ricostruendo i suoi movimenti tra venerdì e sabato, quando Molinaro è stato trovato morto nel suo appartamento, con un tubo di gomma intorno al collo.

Gli indizi che portano al delitto

La sua versione sembra non convincere gli inquirenti. Contro di lui, secondo la PM Giorgia Spiri, ci sono i primi accertamenti della Squadra Mobile, che hanno portato al coinvolgimento di Gravagna nel caso a poche ore dal ritrovamento del cadavere. Indizi contro di lui sono anche le testimonianze raccolto a caldo dagli investigatori e i primi risultati medico legali, che collocano l’orario della morte in un orario a cavallo tra venerdì e sabato.

Il difensore pianifica ora i prossimi passaggi e l’eventuale ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la liberazione del suo assistito. Intanto vanno avanti le indagini della Polizia, mentre ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Molinaro. Top secret al momento le conclusioni dell’esame svolto dal professor Cristoforo Pomara. Non è escluso però che proprio dai rilievi scientifici siano arrivati gli indizi chiave contro il presunto colpevole. Al vaglio anche il ruolo del secondo indagato, il vicino di casa che ha chiamato la Polizia sabato mattina, trovando il corpo senza vita di Molinaro. Nasconde qualcosa agli investigatori? Per lui al momento l’ipotesi è di favoreggiamento. E’ difeso dall’avvocato Giovanni Calamoneri.

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