A breve la decisione: Gravagna resterà in carcere o sarà liberato? L'avv. Centorrino: "E' innocente". Perché è sospettato
Messina – Resterà in carcere o per lui si apriranno le porte del carcere di Gazzi? Potrebbe arrivare a breve la decisione del giudice Eugenio Fiorentino per Maurizio Salvatore Gravagna, il 63enne fermato per l’omicidio di Mario Molinaro. Il faccia a faccia tra giudice e indagato si è concluso dopo circa un oretta di confronto, nel penitenziario messinese, e il Giudice per le indagini preliminari si è riservato la decisione.
Faccia a faccia col giudice
La Procura lo vuole in carcere. Ci sono gli elementi contro di lui, secondo la PM Giorgia Spiri, per mantenerlo in cella almeno fino alla fine degli accertamenti che la Squadra Mobile e la Scientifica sta effettuando in queste ore. Il suo difensore, invece, l’avvocato Antonio Centorrino, si è opposto ed ha chiesto una misura meno afflittiva del carcere, anche alla luce delle condizioni del 63enne, in passato più volte trattato per patologie psichiatriche. Il legale ha presentato una istanza allegando alcuni documenti relativi agli ultimi movimenti del suo cliente. All’interrogatorio di garanzia vero e proprio, invece, il 63enne ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere e ha taciuto.
L’avvocato: “Gravagna innocente”
L’uomo però, interrogato “a caldo” dalla Squadra Mobile, aveva già spiegato la sua versione dei fatti e si era detto innocente. “Ha rilasciato ampi chiarimenti alla polizia e all’autorità giudiziaria, coerenti con le altre risultanze investigative allo stato conosciute e compatibilmente al suo stato di salute, essendo egli sofferente di patologie psichiatriche. Il medesimo reclama la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati e la sua momentanea restrizione sembra più necessitata e protesa a prudenza, piuttosto che a fronteggiare concrete esigenze cautelari. Gli accertamenti in corso, anche sulla sua persona, confermeranno con grande probabilità quanto sopra”, aveva precisato ieri l’avvocato Centorrino.
Intanto ieri il professor Cristoforo Pomara ha terminato l’autopsia sul corpo di Molinaro. Il dossier completo del medico legale saranno sul tavolo della magistrata tra qualche settimana ma stamane gli investigatori avranno comunque una prima indicazione arrivata dall’esame effettuato all’obitorio del Policlinico.
Quando è morto Molinaro? Dove erano i sospettati?
C’è attesa soprattutto per l’indicazione relativa all’orario della morte. I primi accertamenti indicano infatti che fino a mezzanotte e mezza della notte tra venerdì e sabato scorso, infatti, il 73enne era ancora vivo, come hanno testimoniato i conoscenti agli uomini della Squadra Mobile. Una tesi che il lavoro del consulente medico della Procura deve smentire o confermare, fornendo gli altri dettagli fondamentali sulle cause e le modalità della morte: è stato soffocato col tubo di gomma? Può aver fatto tutto da solo? Quando è morto esattamente, appunto? Ed all’orario della morte dove si trovava il principale sospettato?
Chi è il sospettato
Gravagna, originario di Catania, vive da tempo a Messina ma lontano dalle casette “modello Caivano” di Maregrosso dove Molinaro è stato trovato morto, nella sua abitazione. Un passato di problemi psichiatrici, lavorava saltuariamente grazie a programmi di reinserimento sociale. La Squadra Mobile sta approfondendo i suoi legami con la vittima, i suoi movimenti degli ultimi giorni e il rapporto anche con l’altro indagato, il vicino di casa 76enne indagato per favoreggiamento, difeso dall’avvocato Giovanni Calamoneri.
