Al via in Tribunale il processo per l'alluvione che causò 37 morti a Giampilieri e Scaletta

Al via in Tribunale il processo per l’alluvione che causò 37 morti a Giampilieri e Scaletta

Redazione

Al via in Tribunale il processo per l’alluvione che causò 37 morti a Giampilieri e Scaletta

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lunedì 27 Maggio 2013 - 13:01

E' iniziato in Tribunale il processo per la tragedia di Giampilieri e Scaletta. L'alluvione provocò nel 2009 37 morti. 15 gli imputati compresi l'ex sindco di Messina Buzzanca ed il primo cittadino di Scaletta Briguglio.

Aula stracolma oggi in Tribunale per l’inizio del processo per l’alluvione del primo ottobre 2009. Una tragedia che ha segnato la nostra provincia con i 37 morti sparsi fra Giampilieri, Scaletta Zanclea e vari villaggi della zona jonica. Alla sbarra nomi eccellenti come l’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il primo cittadino di Scaletta Zanclea Mario Briguglio, l’ex dirigente della protezione civile regionale Salvatore Cocina, Gaspare Sinatra, ex commissario straordinario del Comune di Messina, tecnici, dirigenti della Regione Siciliana e progettisti. A vario titolo gli imputati devono rispondere di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. L’aspetto più rilevante della mattinata è stato senz’altro la nomina dei responsabili civili ovvero la Regione Siciliana, la Presidenza del Consiglio, il Comune di Messina e il Comune di Scaletta Zanclea. Nel processo sono 168 le persone che si sono costituite parte civile. Fra queste anche Legambiente e il Wwf Italia. Il processo è stato poi rinviato. Riprenderà il 30 settembre prossimo.

3 commenti

  1. CastorinaCarmelo 27 Maggio 2013 15:01

    Era già stato annunciato qualche anno prima,la stessa tipologia di evento: Con una magnitudo certamente inferiore a quella nota,doveva allarmare gli addetti ai lavori, infatti vi era stata data informativa dai geologi interessati per l’occasione, ma si è preferito ignorare l’informativa e dopo successe l’irreparabile. Sarà ora la Magistratura a fare chiarezza sull’accaduto ed acclarare omissioni e responsabilità; resta lo sconforto per le innocenti vittime che potevano certamente non essere tali. La colpa è un poco anche nostra.

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  2. MessineseAttento 27 Maggio 2013 17:29

    Speriamo che la magistratura giudichi in maniera obiettiva e, soprattutto, con il pensiero a quelle persone che sono morte stando a casa propria o svolgendo il proprio lavoro.
    Se veramente saranno accertati dei responsabili, questi devono pagare. Messina chiede giustizia.

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  3. Non c’è male, quasi 4 anni per imbastire un processo. Penso che le prime sentenze si leggeranno tra un decennio circa…

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