Migranti, la Lega fa appello al ministro Lamorgese

Migranti, la Lega fa appello al ministro Lamorgese

Redazione

Migranti, la Lega fa appello al ministro Lamorgese

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sabato 23 Ottobre 2021 - 09:15

'Lettera aperta' al titolare del Viminale e ai Prefetti di Crotone e Reggio: "Stop sbarchi: diversamente non meravigliatevi d'eventuali reazioni violente"

REGGIO CALABRIA – Migranti, lettera-appello della Lega scrive al Ministro degli Interni Luciana Lamorgese e ai Prefetti di Crotone e Reggio.

“La Calabria – scrivono dal Carroccio – è divenuta oramai una terra di continui sbarchi di migranti, tanto da subire e salvare, nello stesso tempo, centinaia di vite umane. Negli ultimi due giorni sono arrivati quasi mille persone, tra le quali anche soggetti positivi al Covid. I Comuni e le associazioni di volontariato si stanno prodigando per fornire un minimo di assistenza a questi disperati, ma sono ormai allo stremo e non possono più garantire quasi nulla.

“Basta lazzaretti”

Gli appelli alle Istituzioni sono continui, ma del tutto inutili.
Lei Signor Ministro ha consentito e consente il mantenimento di una situazione disumana e di grave pericolo per la salute e l’ordine pubblico.
Non si comprendono quali siano le linee guida del Suo ministero e come pensa di affrontare questa emergenza quotidiana. Un vivere alla giornata che sta piegando la resistenza di chi pensa di poter, veramente, aiutare questa povera gente che scappa, a volte, da guerre e persecuzioni e che sbarca in Calabria per vivere in centri “ghettizzati” oppure per girovagare nei territori, al fine di poter trovare un riparo e qualcosa da mangiare.

Non Le sembra, Signor Ministro, che i calabresi e gli italiani non ne possono più di presunte politiche dell’accoglienza che, invece, non sono altro che la creazione di “lazzaretti” ove parcheggiare chi ha tanto sofferto, senza riuscire a dare delle risposte dignitose e umane?

Assuma con coraggio delle decisioni, che, certamente, Le competono ed alle quali non può sottrarsi, e metta in campo un percorso e un progetto che consentano sia di fornire, da una parte, risposte dignitose ed umane a chi scappa da guerre e persecuzioni e, dall’altra, non crei “lazzaretti”, che sono l’avamposto di un possibile esercito di futura criminalità”.

“Disperati, manodopera facile per le ‘ndrine”

“Lei, in questo momento si sta assumendo una pesante responsabilità – fa presente la dirigenza calabrese del Carroccio al ministro Lamorgese -: quella di fornire alla ‘ndrangheta un possibile esercito di manodopera. Gente disperata e senza risorse che vengono lasciate, spesso, sole e che non hanno come fare per poter sbarcare il lunario. Facili prede della criminalità organizzata. Le sembra corretto per uno Stato che nella solidarietà e accoglienza si è sempre distinto? Le sembra possibile – sì chiedono ancora i vertici regionali del Carroccio – che una terra già colma di problemi ed ultima in tutti i settori possa continuare a subire continui sbarchi senza riuscire a dare risposte concrete e dignitose? Si è mai chiesta perché nel 2010 è scoppiata una pesante rivolta nella città di Rosarno?

Forse Lei vive in un altro mondo, ma sappia che la situazione nelle zone degli sbarchi è veramente disperata e non reggerà ancora a lungo. Le Prefetture navigano a vista e non hanno alcun serio piano strutturale predisposto per affrontare tali continue emergenze, che, però, esistono da oltre 15 anni ed ora hanno raggiunto punte di estrema insopportabilità.

L’appello: si blocchino gli approdi

“Apra gli occhi Signor Ministro – così, ancora, Gianfranco Saccomanno & C. nella “lettera aperta” all’inquilina del Viminale – ed assuma con determinazione i provvedimenti che Le competono: blocchi gli sbarchi facendo sentire la voce del Governo in Europa oppure crei condizioni di vivibilità sia per i migranti che per gli italiani. Le ricordo, a tal proposito, che in Calabria è aumentata la soglia di povertà e, quindi, sono indispensabili misure di sostegno anche per i residenti, che non hanno da mangiare e come vivere. Una situazione disperata che deve essere presa in seria considerazione non avendo questa terra meravigliosa, ma disgraziata nemmeno i servizi minimi che sono garantiti in tutte le altre regioni italiane”.

Non si lamenti poi di possibili reazioni o altro che potrebbero essere evitate con un minimo di prevenzione. Faccia sentire seriamente la Sua voce e si determini concretamente. Se poi non ha delle idee adeguate ritorni al Suo lavoro e non metta in difficoltà una terra già complicata e che sta combattendo su tutti i settori per cercare di rialzarsi. I calabresi hanno bisogno di risposte – fa notare la Lega – e non di situazioni di degenerazione che alimentano il malaffare e la rendono ancor più invivibile. Mi auguro che sappia dimostrare celermente la Sua competenza e assuma quelle determinazioni concrete che attendiamo da anni”.

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