In subbglio i residenti dopo il divieto di posteggiare in via Pietro Castellli. Mondello: "Due mesi di lavori per la messa in sicurezza"
MESSINA – “Un’opera di messa in sicurezza dell’impalcato sottostante la sede stradale della via Pietro Castelli con interventi nei prossimi due mesi”. L’annuncio è arrivato ieri da parte del vicesindaco e assessore Salvatore Mondello. Il problema però, per i residenti della zona di Gravitelli, è “l’assenza di parcheggi e la segnaletica bizzarra, con rischio d’incidenti”. Un gruppo di cittadini ha incontrato in strada il sindaco Federico Basile ma non si è sentito “rassicurato dalle risposte”, mentre il vicesindaco ha precisato che si tratta di una segnaletica provvisoria.


“Rischio incidenti per la segnaletica e impossibilità di parcheggiare in via Pietro Castelli
Sottolineano i cittadini, che hanno preferito non apparire in video: “Dato che si dovranno fare dei lavori di consolidamento del torrente, la segnaletica doveva essere arancione e non bianca. In ogni caso, qui l’automobilista si confonde e rischia di fare un incidente. A livello viabile c’è una grande confusione e la sicurezza stradale è messa in pericolo a causa di una deviazione. In più, togliendo i posti auto in via Pietro Castelli, i residenti non sanno dove posteggiare. Non è stato fatto uno studio del fabbisogno della popolazione locale per vedere dove fare parcheggiare”.
L’importanza di prevenire i disagi, dialogando con le persone dei territori
Di certo, mettere in sicurezza il manto stradale è una priorità. Probabilmente, a livello comunale, manca chi dialoghi con più costanza con le persone dei territori prima degli interventi, in modo da prevenire e alleviare i disagi. E questo ruolo potrebbe essere svolto dalle Municipalità, che continuano a non avere una funzione adeguata.

Completamente inadatti, anche a gestire un condominio.
Giustamente e finalmente anche Tempostretto non può fare a meno di esprimere che manca il dialogo col territorio e con le circoscrizioni….Ma la responsabilità di chi è? Nel campo della viabilità – dove sono state fatte le scelte più impattanti sulla popolazione – i nomi sono: Basile, Puccio, Mondello. Persone che non ascoltano nessuno se non il loro capo-“padrone” politico, che non hanno mai preso in esame le esigenze delle persone e che fingono, ogni volta DOPO avere assunto le scelte, di volerle concordare…concordare con chi, SE HAI GIA’ SCELTO TUTTO PRIMA?!?!? Retorica del nulla che maschera solo presunzione.
Il vice sindaco Mondello è il peggior nemico di Basile per una sua eventuale ricandidatura. Penso la persona più mal sopportata dalla cittadinanza.
Chissà se questa “messa in sicurezza” ha a che fare con il fenomeno della “subsidenza” che si verificherà in seguito allo scavo – propeio in questa zona, del “tunnel ferroviario” che è opera connessa al ponte sullo Stretto. Le conseguenze della subsidenza in questa zona sarebbero gravissime fino a mettere a rischio la stabilità di diversi edifici, come si evince da alcune tabelle allegate al progetto del ponte. I residenti in zona sanno di questa gravissima possibilità conseguente la costruzione del tunnel, e quindi del ponte? Hanno consapevolezza di questo? E soprattutto: ne sono al corrente?