Acr Messina, il disastro continua ed è doveroso fare chiarezza sui debiti

Acr Messina, il disastro continua ed è doveroso fare chiarezza sui debiti

Marco Olivieri

Acr Messina, il disastro continua ed è doveroso fare chiarezza sui debiti

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venerdì 18 Aprile 2025 - 12:00

Dalla fumata nera dell'accordo all'esonero di Banchieri, continue delusioni. Ed è importante sapere se gli acquirenti avrebbero garanzie economiche

di Marco Olivieri

MESSINA – Acr Messina: cronaca di un disastro. Un pasticcio non solo sportivo perché rischia d’intaccare l’immagine di una città. Una situazione così ingarbugliata e una partecipazione di Aad Invest così surreale, fino alle dimissioni del presidente Alaimo, da dare l’idea che a Messina sia tutto possibile. In un contesto paradossale e tragicomico. Dalla fumata nera dell’accordo all’esonero (anche questo assurdo) di Banchieri, continue delusioni. E, per rimanere ancorati al principio di realtà, sarebbe importante sapere se i potenziali acquirenti avrebbero garanzie sui debiti. Debiti che potrebbero aggiungersi, nel frattempo, a quelli già noti e messi nero su bianco.

Esiste una clausola in caso di accordo che salvaguardi chi intende acquistare il Messina calcio? A questo dovrebbero rispondere l’ex presidente Sciotto e i dirigenti di Aad Invest. Perché prima di criticare chi non si fa avanti, in ambito imprenditoriale, bisognerebbe conoscere tutti i dettagli dell’operazione. A meno che non si trovi qualcuno talmente facoltoso da non spaventarsi di fronte alle troppe grane economiche.

Una situazione debitoria da valutare

Così Francesco Borgosano, rappresentante di una cordata americana in una prima fase interessata alla squadra: “Le difficoltà riscontrate nella collaborazione con l’attuale proprietà hanno comportato un rallentamento del processo di due diligence, che, pur essendo stato condotto solo parzialmente, ha evidenziato una situazione debitoria e legale non in linea con i nostri standard”.

Conoscere appieno la “situazione debitoria e legale” risulta fondamentale. Solo così si potrebbero valutare tutti gli aspetti. Il calcio, in questi anni, ci ha abituato a tutto. E non mancano gli esempi negativi in molte realtà. Ma Messina è una città che si nutre spesso della sua tendenza a deprimersi. Di conseguenza, il guazzabuglio societario diventa la metafora di una Messina in preda all’approssimazione e a una commedia all’italiana senza vie d’uscita.

L’Acr Messina e la matassa da dipanare

Per scrivere un finale diverso, occorre prima di tutto chiarezza. Poi, se sarà fallimento, allora bisognerà rinascere su basi davvero nuove. Ma intanto tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni alla vecchia proprietà, cerchino di dipanare la matassa, appurando se ci sono i marrgini per un’acquisizione da parte di un soggetto affidabile. Tutto il resto è un copione scontato, senza colpi d’ala.

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4 commenti

  1. Una vigliaccata esonerare Simone Banchieri! Un signore, onesto e corretto, che ha sposato la causa del Messina legando benissimo con la tifoseria è stato fatto fuori senza preavviso! Tutti inqualificabili: dalla vecchia alla nuova società.

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  2. Questa è la ciliegina sulla torta dei suoi otto anni di presidenza da tifosissimo del Messina, finisce con una sfilza di debiti e un possibile fallimento, grazie sig. Sciotto.

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  3. Perché esonerarlo , dobbiamo scendere per forza

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  4. QUANDO HO ACQUISTATO CASA HO DATO UN ANTICIPO AL VENDITORE E HO SALDATO QUANTO PATTUITO DAL NOTAIO. SCIOTTO DAL NOTAIO NON SI E’ FATTO DARE NEPPURE UN EURO.

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