Aggressione all'Urbanistica. Musolino: "Nessun sopruso, gli uffici hanno fatto il proprio dovere"

Aggressione all’Urbanistica. Musolino: “Nessun sopruso, gli uffici hanno fatto il proprio dovere”

Redazione

Aggressione all’Urbanistica. Musolino: “Nessun sopruso, gli uffici hanno fatto il proprio dovere”

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sabato 12 Giugno 2021 - 08:48

L'assessora replica alla versione dell'imprenditore che ha aggredito un dipendente dell'Urbanistica

“In questa città talvolta accadono cose incredibili – scrive in una nota l’assessora alle Politiche del Mare e ai Beni Demaniali Marittimi e Fluviali, Dafne Musolino – alle quali difficilmente si può fornire una spiegazione che non cozzi irrimediabilmente con la ragione e con il rispetto delle leggi.
E sempre in questa città, ad esempio, può accadere, è accaduto, che un cosiddetto imprenditore che mal tollera che gli uffici non accordino un immediato provvedimento favorevole alle sue istanze, decida di aggredire brutalmente un funzionario comunale mentre è in servizio, causandogli ferite con una prognosi di oltre i 30 giorni. E può accadere anche che, di fronte a simili gesti di inaccettabile violenza, ci sia chi dichiari che la colpa è del sindaco De Luca che si batte contro il lassismo di certi rami della pubblica amministrazione, invece di esecrare la violenza brutale di cui questo imprenditore si è reso responsabile. Ma ancora, può accadere addirittura che lo stesso imprenditore, due giorni dopo l’aggressione, trasmetta una dichiarazione di quattro pagine alla stampa e che qualche testata on-line diffonda questa nota in versione integrale ma celando ai lettori l’identità del suo autore. Chiariamo subito che le testate on-line che hanno inteso pubblicare la detta nota, dell’imprenditore senza pubblicare il nome del suo autore, si assumeranno la titolarità degli scritti e la responsabilità di quanto dichiarato, sia nelle sedi civili e penali che in sede disciplinare, alla quale ci rivolgeremo per la violazione degli elementari principi di deontologia professionale, primo fra tutti il dovere di verità e di correttezza dell’informazione. Pubblicare una nota stampa senza consentire di conoscere chi ne sia l’autore al quale chiedere conto delle dichiarazioni rese è grave sia dal punto di vista deontologico, che dal punto di vista della responsabilità di quanto viene diffuso”.

La versione dell’imprenditore

“I fatti narrati nella nota diffusa stamattina lascerebbero intendere che vi sia stata una volontà da parte degli uffici dell’Amministrazione di denegare un provvedimento legittimo, dilatando i tempi dell’esame della pratica con richieste di integrazioni documentali che sarebbero ingiustificate o peggio frutto della volontà di recare danno al richiedente. In sostanza si vuole sostenere che il funzionario aggredito aveva ragioni di natura personale per rifiutare il provvedimento richiesto (un permesso di costruire) e che l’aggressione sarebbe stata originata da tali immotivati rifiuti.
Nell’esprimere e confermare la stima nei confronti del dipendente aggredito che si è sempre distinto per la correttezza del suo operato e per la disponibilità nei confronti dell’utenza, lasciamo che sia lui stesso – evidenzia l’assessora – a rispondere alle dichiarazioni gravemente diffamatorie contenute nella nota stampa, che condanniamo senza riserve. L’esame degli atti del fascicolo però consente di mettere in evidenza una serie di circostanze che non possono essere trascurate e che difatti gli Uffici stavano verificando”.

La risposta nel merito

“Va chiarito innanzitutto che l’imprenditore aveva avanzato richiesta, nel mese di febbraio 2021, di rilascio di un permesso di costruire e l’Ufficio Urbanistica stava istruendo la pratica ma in tale attività di verifica emergevano una serie di fatti che richiedevano un approfondimento. Va spiegato che la concessione rilasciata dal Demanio nell’anno 2020 (ma richiesta nel 2017) è di carattere stagionale (cioè con validità dall’1 aprile al 31 ottobre) e che la stessa è stata rilasciata su un’area che risulta in contrasto con il Pudm approvato con la delibera di giunta numero 710 del 4 novembre 2019 e anche con la versione del Pudm rielaborato a seguito delle osservazioni formulate dallo stesso Demanio e che ha avuto parere favorevole del Demanio con nota numero 11456 del 25 febbraio 2021. Dunque si tratta di una concessione demaniale che non risulta nelle cartografie del Pudm. Come se non bastasse, nell’istanza di concessione demaniale il tecnico dichiarava che l’area oggetto di concessione non era sottoposta ad alcun vincolo, neppure idrogeologico, e invece l’area risulta sottoposta a vincolo Pai P4, cioè è classificata come area a pericolosità molto elevata. Infine, ma non meno importante, è balzato agli occhi dell’ufficio un ulteriore fatto: come mai l’imprenditore chiedeva un permesso di costruire per una concessione demaniale per la quale tale tipo di permesso non può essere rilasciato? Di fronte a questi rilievi l’ufficio ha attivato i suoi controlli, doverosi ed indefettibili e con l’ultima nota dell’8 giugno 2021 (il giorno prima dell’aggressione quindi) ha chiesto al Demanio di chiarire se, ai fini del rilascio della concessione, era stata fatta la previa verifica di compatibilità dal punto di vista idrogeologico. Risulta dunque evidente che non vi è stata alcuna volontà dilatoria e tanto meno un tentativo di ritorsione o di esasperazione delle istanze del cittadino. Al contrario, è evidente che l’ufficio ha attivato quei controlli necessari ad evitare che sul litorale marittimo continuino a perpetrarsi scempi e abusi, come quelli che per anni sono stati praticati o per la connivente volontà degli uffici che avrebbero dovuto controllare e non l’hanno fatto, o con l’indifferenza di coloro che hanno assistito per decenni alla costruzione di manufatti sul Demanio marittimo consegnandoci adesso un litorale sfigurato da edificazioni selvagge, spesso a ridosso della linea di costa, prive di scarichi fognari immettendo i liquami in mare o disperdendoli nel suolo, che inquinano e deturpano l’ambiente e la bellezza naturale dei luoghi. Quanto poi alle accuse nei confronti del sindaco, si respingono tutte al mittente: fin dall’insediamento la giunta De Luca si è distinta per una costante ed efficace campagna di controlli delle attività balneari che sono state sottoposte tutte, ogni anno, a controlli dal punto di vista della regolarità e conformità della concessione, delle licenze commerciali, del rispetto della normativa sanitaria e di igiene dei luoghi e del corretto conferimento dei rifiuti. I controlli hanno consentito di fare cessare attività che erano praticate in assenza di titolo (ricordate il famoso lido di Marmora posto sotto sequestro?) e di regolare le attività balneari che vengono quasi sempre associate ad attività di altro tipo (ristorazione, intrattenimento danzante, etc.) dalle quali i concessionari hanno diritto a trarre beneficio economico a condizione che siano rispettate tutte le leggi. Infine, solo per completezza, chiariamo che a questo imprenditore non è stato negato l’accesso agli atti, anzi l’assessore Salvatore Mondello ha immediatamente indirizzato l’istanza all’ufficio competente affinché venisse dato riscontro. Allo stesso modo, a questo imprenditore non è mai stata negata la risposta, anche se informale, sullo stato della pratica, fornendo un chiarimento sull’attività che veniva svolta ma senza mai entrare nel merito dei controlli eseguiti perché di competenza esclusiva degli uffici. I cittadini meritano risposte e meritano che le risposte vengano fornite tempestivamente, ma ciò non consente a nessuno – conclude la nota – di pretendere il rilascio di un provvedimento se quel provvedimento non è assistito da tutti i necessari controlli e dalle opportune verifiche a tutela dell’interesse pubblico e di quello di tutta la comunità alla tutela ambientale e paesaggistica”.

12 commenti

  1. Solo un soggetto terzo, (mi aspetto un’indagine della Procura) potrà stabilire se l’ufficio ha operato correttamente, se il funzionario ha interpretato le norme a proprio piacimento, visto che alcuni invece sono stati già autorizzati, e le regole dovrebbero valere per tutti uguali. Se ha messo in atto inutili procedure dilatorie, perché non si può arrivare al 8 giugno a chiedere altri pareri, con l’evidente consapevolezza del funzionario che l’attività per questa stagione non si sarebbe più potuta avviare, con vantaggio per chi già opera nella zona che non avrebbero avuto un concorrente. Per l’aggressione, ovviamente da condannare, la giustizia farà il proprio corso, ma la stessa giustizia dovrebbe approfondire tanti aspetti che non tornano. Chi sbaglia deve pagare.. nessuno escluso.

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  2. Dopo il solito bla bla della signora Musolino per le gravi violazioni della testata giornalistica qualcuno mi vuole spiegare se quello che fa De Luca sulle pagine Facebook non è di gran lunga superiore con gravissime violazioni rispetto a ciò buona giornata

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    1. Vedrà che se la vicenda dovesse assumere contorni più ampi, ovvero se si aggiungeranno altre denunce a carico del medesimo ufficio, la versione della Musolino tornerà utile per far comprendere che anche il falso mito dell’efficienza che accompagna il sindaco è a dir poco immeritato.
      La signora non ha ancora imparato nulla dalla batosta delle europee e pensa che le sue chiacchiere abbiano più credibilità di quelle di chi l’ha preceduta.

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  3. Anch’io, come l’imprenditore che ha scritto la lettera pubblicata da Tempostretto, ho subito una vicenda simile e per certi versi anche più disarmante ( perché a distanza di cinque anni è ancora pendente senza alcuna valida motivazione) per cui ritengo che la difesa dell’assessore sia solo di circostanza. Posso dimostrarlo con carte alla mano.

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    1. vicende simili a Messina sono all’ordine del giorno e nonostante le denunce agli organi competenti ,la musica non cambia da oltre 50 anni! Purtroppo non possiamo
      usare l’arma delle DIMISSIONI !

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  4. Cara assessora capisco la abnegazione rispetto al suo idolo signor Sinnico, ma questa sua professionalità e precisione nel turpiloquio non la vedo sfruttata in altre beghe cittadine. Vedi differenziata che è un fallimento. Che avete riempito la città di carrellati. Siamo la città numero per per la differenziata e poi la notte vengono svuotati tutti i carrellati di ogni tipo senza fare distinzione. Lo dico perché dietro casa mia una volta alla settimana la sera ci sono I bidoni piedi di ogni tipo e la mattina tutti vuoti. E non penso passino 4 mezzi diversi.
    Usi qui la precisione. Avete combinato una città che non primeggia per pulizia in un immondezaio.

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  5. Sulle proprie pagine dei social ognuno scrive quello che vuole…….e ne risponde al caso. Sindaco compreso….ovvio.
    Fare informazione e ben altro……..

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    1. Sorvolando sul fatto che un si daco ha delle responsabilità che vanno oltre quelle dei cittadini comuni, vorrei anche aggiungere che è anche troppo semplice per chi guadagna 600000 annui trascinare nelle sabbie mobili di una causa civile chicchessia e lasciarlo li a macerare anche economicamente per anni.
      Per cui no, il sindaco non è affatto un cittadino qualunque.

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  6. Bravissimo Paolo….. condivido 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏

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  7. salvatore serra 13 Giugno 2021 11:30

    Buongiorno, sono un libero professionista, ho letto la nota/lettera della persona che ha inveito contro un funzionario del Comune di Messina, a parziale giustificazione del gesto meschino ed ignobile ha scritto di tutto e di più, ma far passare il Dipendente dell’Urbanistica, al quale porgo i miei migliori auguri di una pronta guarigione, quasi come persona che ha creato ostruzionismo celando chissà quale interesse nn è consentito a nessuno. Chi conosce questo funzionario sa bene la grande correttezza e la grandissima disponibilità che giornalmente mette a disposizione di tutta l’utenza, sia essi tecnici sia essi comuni cittadini.

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  8. Il Comune dovrebbe con immediatezza rilasciare le necessarie autorizzazioni e dar modo a questo volenteroso imprenditore di lavorare nel rispetto delle vigenti normative. È chiaro che per arrivare a questo gesto estremo un motivo ci sarà. In quanto alle non tanto velate minacce della Assessora circa la pubblicazione della versione dei fatti fornita dall’esausto imprenditore sono,come dice Paolo, solo bla bla bla tutte chiacchiere e distintivo.

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  9. Per fare chiarezza e derimere le controversie: perchè il Comune di Messina non pubblica ufficialmente i dati relativi al numero delle concessioni richieste e rilasciate e la tempistica del rilascio e questo ogni anno, così tutti potremmo conoscere LA MEDIA TEMPORALE CHE IMPIEGA UNA PRATICA per essere rilasciata; non sarebbe Egr. Assessore un atto dovuto nei confronti dei Cittadini.

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