Lunghissima sessione di lavori ieri pomeriggio con i vertici della partecipata in aula per un dibattito acceso con i consiglieri
MESSINA – La quarta commissione consiliare presieduta da Sara Di Ciuccio ha ospitato i vertici di Amam per fare chiarezza su quanto successo a Torrerossa e sullo scambio di accuse tra la partecipata ed E-Distribuzione. Un caso, questo, che riguarda i “micro-distacchi” che hanno causato non pochi disservizi nell’erogazione idrica di alcune zone della città, soprattutto al centro e al nord. Presenti il presidente Paolo Alibrandi, il direttore generale Davide Maimone e i membri del cda Martello e Cosenza. In aula tra gli ospiti anche l’assessore ai rapporti con Amam, Nino Carreri.
I pozzi a Salice, Gesso e Rodia
Alibrandi è partito da una lunga premessa durante la quale ha chiesto collaborazione ai consiglieri perché “bisogna lavorare tutti insieme” e portare ogni cittadino “dalla parte di Amam”. Poi ha sottolineato più volte che la crisi idrica “non è stata cittadina e riguarda tutta la regione”. E sempre in premessa ha parlato dei risultati sulla ricerca idrica, parlando di altri tre pozzi oltre a quelli per cui è già stato chiesto il parere dell’Asp: “Stiamo andando avanti con la ricerca idrica e abbiamo chiesto ad Asp di autorizzare tre nuovi pozzi, quelli che vi avevamo già indicato: caserma militare, università a Villa De Pasquale e quello alla scuola di Giampilieri. Ma ne abbiamo trovato anche altri. Ci stiamo concentrando a nord e abbiamo pure individuato tre siti a Salice, Gesso e Rodia. Ognuno di voi sa cosa stiamo facendo, anche all’interno dei condomini, e un primo pozzo è arrivato grazie a questa commissione. Si tratta di un pozzo che sembrerebbe avere le condizioni giuste, secondo la nostra valutazione, ma come sapete bene ci dobbiamo interfacciare con Asp per capire se l’infrastruttura potrà essere messa in rete. Parliamo di 5 litri/secondo, che permetterebbero di fornire una buona parte di Annunziata bassa, andando al serbatoio Olimpia”.
Oggi l’incontro con E-Distribuzione
Poi il caso E-Distribuzione, con un piccolo passaggio sul serbatoio Montesanto 1, a breve in funzione: “Il Montesanto 1 sarà un piccolo polmone, ci aiuterà tanto. I lavori sono in fase di chiusura e la speranza è che il prima possibile potremo darvi la notizia del completamento. Poi c’è stata anche l’emergenza degli ultimi giorni che non è nata per mancanza di acqua. Stiamo migliorando gli impianti di pompaggio a Torrerossa, ma mentre eravamo a regime ci siamo resi conto di alcune anomalie. Se volete possiamo anche andare tutti insieme a Torrerossa. Così vi facciamo vedere cos’è stato fatto finora. Però è giusto sottolineare che grazie all’intuizione dei nostri tecnici abbiamo riscontrato dei micro distacchi che abbiamo segnalato ad E-distribuzione. Sono consentiti, per l’Arera, in massimo 9 durante l’anno. Noi li abbiamo riscontrati costantemente, anche 9 in un giorno. Si parla di distacchi che non superano un minuto. Ma potete capire che impianti di questo tipo non possono avere distacchi continui di questo tipo, anche di 2 o 3 secondi. Domani (oggi, ndr) ci incontreremo di nuovo perché dovranno dirci cos’hanno rilevato in questi giorni”.
Alibrandi: “Mi hanno garantito che i nostri impianti sono ok”
Alibrandi ha concluso in questa prima parte, prima del dibattito, dicendo: “Ci siamo assunti la responsabilità di far verificare tutto ciò che dipende dai nostri impianti e vi posso dire che i nostri operatori, insieme ad altre ditte del settore, ci hanno garantito che i nostri impianti non hanno problemi. Da qui siamo passati alla comunicazione principale e la scelta che abbiamo intrapreso con il direttore è stata quella di salvaguardare gli impianti. Rischiavamo di lasciare la città per tutta l’estate senza pompe in caso di danni”. Dopo di lui ha parlato il dg Maimone, entrando nel dettaglio delle questioni tecniche. Poi un lungo dibattito, con i consiglieri di ogni schieramento a intervenire e tanta carne al fuoco, compreso lo scontro fisico tra lo stesso Maimone e il consigliere di municipalità Donato, per il quale Alibrandi ha spiegato di aver “avviato una procedura interna per capire cos’è successo”, e i tantissimi problemi legati alla manutenzione strade, inserita nel contratto di servizi di Amam e con tante criticità ancora da risolvere.
Tra i temi anche quello dei lavori Pnrr in centro città e della riduzione delle perdite, obiettivo numero uno annunciato ormai da tempo per perseguire un traguardo ancora più grande: l’acqua h24. Il confronto-scontro con i consiglieri difficilmente, però, si placherà. L’appello iniziale di Alibrandi ad andare “tutti dalla parte di Amam” potrebbe passare dalla scelta di sessioni mensili della quarta commissione direttamente in azienda, per fare una sorta di bilancio periodico ed evitare difetti di comunicazione e malcontenti.

Amam gestione fallimentare, andatevene a casa!