Guardia di Finanza, celebrati i 240 anni dalla fondazione

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Guardia di Finanza, celebrati i 240 anni dalla fondazione

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martedì 24 Giugno 2014 - 18:39

Festa per i 240 anni dalla Fondazione della Guardia di Finanza, meriti, riconoscimenti ed un bilancio dei primi 5 mesi di attività del 2014.

E’ stata scelta la formula della sobrietà per commemorare i 240 anni dalla nascita della Guardia di Finanza. La cerimonia si è svolta questo pomeriggio all’interno della Caserma Cotugno, alla presenza del Comandante Provinciale, Col. t.ST Vincenzo Vellucci, accompagnato dal Col. Pil. Giuseppe Minutoli, Comandante del Gruppo Aeronavale di Messina. dinanzi al Comandante Provinciale era anche schierata una rappresentanza delle Fiamme Gialle peloritane del contingente ordinario e navale, oltre ai rappresentanti dell’Associazione nazionale dei finanzieri d’Italia.

Lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del Comandante Generale del Corpo – Gen. C.A. Saverio Capolupo, breve discorso ai militari e consegna delle ricompense di ordine morale a quelli che si sono particolarmente distinti in azioni operative. Tra queste, particolare importanza ha rivestito l’operazione condotta dal personale del Gruppo Aeronavale di Messina sull’abbordaggio e sul fermo di un’imbarcazione dedita al traffico di stupefacenti via mare. In quell’occasione, le attività di servizio condotte nelle acque del Canale di Sicilia si conclusero con il sequestro di circa 7 kg di hashish, di una motonave nonchè l’arresto di 9 narcotrafficanti.
Altra operazione ricordata, la complessa indagine di polizia economico-finanziaria condotta da personale del Nucleo di Polizia Tributaria di Messina, sulla gestione del personale da parte di una società di capitali a partecipazione pubblica, operante nel settore dell’igiene ambientale e dello smaltimento di rifiuti. Al tempo dei fatti, gli accurati accertamenti permisero di rilevare l’illegittima assunzione, stabilizzazione ed utilizzazione di lavoratori in esubero all’organico, cagionando un danno erariale di oltre 10 milioni di euro, segnalato alla magistratura contabile, mentre 8 persone tra dirigenti ed amministratori della società furono deferiti all’autorità giudiziaria in ordine al reato di abuso d’ufficio.

Tracciato anche un bilancio degli ultimi cinque mesi di attività nel 2014. “L’esperienza operativa – si legge nel comunicato diramato – ha sinora fatto emergere che la maggiore lesività per gli interessi erariali è costituita dai cc.dd. “grandi fenomeni evasivi” (l’economia sommersa, le frodi I.V.A., l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico-finanziari); è proprio al contrasto di queste condotte criminali che saranno dedicate le più qualificate risorse del Corpo, che avranno il compito di intensificare, a tal fine, l’attività di intelligence e raccolta informazioni, in modo da migliorare i processi di selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo”.

Per snocciolare qualche numero, nei primi 5 mesi del 2014, nella nostra Provincia, accanto alle verifiche fiscali ed al contrasto all’economia sommersa, sono proseguiti i piani di controllo di quei professionisti le cui posizioni sono ritenute particolarmente pericolose nonché di coloro che pongono in essere condotte evasive complesse ed insidiose per ingannare il fisco.
Nel corso delle 332 ispezioni (tra verifiche e controlli) che hanno consentito di scoprire oltre 72 milioni di euro di base imponibile sottratta all’imposizione, sono stati scoperti 30 evasori totali e 2 evasori paratotali, che hanno nascosto al Fisco una base imponibile di oltre 24 milioni di euro.
I controlli in materia di scontrini e ricevute sono stati 2.447 ed il 42% è risultato irregolare. Sono invece 86 i lavoratori in nero/irregolari scoperti e 39 i datori di lavoro verbalizzati.
L’azione contro i patrimoni illecitamente accumulati ed a garanzia della pretesa erariale trova riscontro nei sequestri già eseguiti, pari a oltre 600 mila euro, ed in quelli proposti all’Autorità Giudiziaria, pari a oltre 11 milioni di euro. Consistente il numero di adesioni spontanee dei contribuenti ai rilievi mossi dai Reparti del Corpo, calcolati su una base imponibile di oltre 1,9 milioni di euro sottratti al Fisco.

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