Atm Messina: scontro sui numeri dello sciopero. Botta e risposta tra Campagna e i sindacati

Atm Messina: scontro sui numeri dello sciopero. Botta e risposta tra Campagna e i sindacati

Redazione

Atm Messina: scontro sui numeri dello sciopero. Botta e risposta tra Campagna e i sindacati

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martedì 09 Febbraio 2021 - 11:48

Ieri i sindacati comunicavano un'adesione dell'80% alla protesta nazionale. Il presidente di Atm contesta i numeri. E le organizzazioni replicano

 A Messina, anche i numeri dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale diventano terreno di scontro. Ieri i sindacati hanno registrato un’adesione dell’80% dei lavoratori del comparto alla protesta che ha toccato tutta Italia. In città, però, il presidente di Atm Pippo Campagna commenta i numeri dello sciopero in maniera diversa.

L’analisi di Campagna

«L’adesione da parte del personale dipendente dell’Azienda Trasporti Messina è stata pari a poco meno del 21%, ovvero 95 dipendenti su 453. Gli operatori di esercizio che hanno aderito allo sciopero sono stati 70 (59 gommato ed 11 tranvia). Si evidenzia inoltre – prosegue Campagna– la singolare coincidenza che 43 unità di personale avevano già ricevuto contestazioni in materia disciplinare nelle scorse settimane da parte dall’Azienda. Il Presidente e gli organi direttivi – conclude Campagna – ringraziano tutti coloro che hanno ritenuto più utile e responsabile garantire i servizi, tenuto conto del particolare momento storico e delle gravi difficoltà economiche che investono il tessuto produttivo locale, soprattutto nel rispetto degli studenti per il loro primo giorno di scuola dopo il lungo periodo di Didattica a Distanza».

Replicano i sindacati

I sindacati però non ci stanno. E replicano a Campagna in modo duro: «Adesione al 21%? Il presidente ha perso un’occasione preziosa per restare in silenzio». Secondo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti e Orsa, Campagna ha alterato i numeri dell’adesione per mortificare, con commenti sgradevoli, il legittimo diritto allo sciopero. Offendendo i tanti lavoratori che, fra l’altro, con senso di responsabilità hanno comunque garantito il servizio dedicato agli studenti nella delicata fase di riapertura della scuole.

«In merito alle percentuali snocciolate da Campagna, suggeriamo al presidente di ripassare la matematica. E’ bene chiarire che i 70 autisti scioperanti, ufficializzati dall’azienda con conteggi di parte, da soli rappresentano il 50% dell’intera forza lavoro della categoria, peraltro composta in buona parte da personale apprendista neoassunto, su cui Atm spa ha fatto anche notevoli pressioni per ridurne l’adesione. Inoltre, sulla quantificazione generale della mobilitazione, il presidente, nel tentativo pacchiano di sminuire la percentuale di adesione, manipola ad arte i numeri facendo riferimento all’intera forza lavoro di 453 dipendenti, “dimenticando” che lo sciopero indetto era di sole 4 ore, durante le quali solo una minima parte dei 453 dipendenti citati da Campagna era in servizio e poteva aderire alla protesta. 

Guerra sui numeri

L’adesione di 70 autisti durante il servizio compreso nelle 4 ore di sciopero, non si attesta al 21% dichiarato da Atm spa. A conti fatti, in rispetto della matematica, raggiunge abbondantemente l’80%. Preoccupa che il management responsabile del bilancio Aziendale dimostri così poca dimestichezza con i numeri. Un errore di calcolo evidentemente tattico, volto ad abbassare la percentuale di adesione che, ribadiamo, senza timore di smentita, è stata dell’80% nell’arco delle 4 ore di sciopero. Siamo di fronte a un ricercato miscuglio di numeri che oltre a mistificare la realtà offende l’intelligenza dei cittadini.

Il Presidente ha dimenticato inoltre di citare l’adesione del personale di bordo e Ztl che si attesta a percentuali simili a quelle fatte registrare dai colleghi conducenti, a testimonianza che l’esercizio ha risposto compatto alla mobilitazione indetta dal sindacato. 

“Le immagini parlano più dei numeri”

Per valutare con senso della realtà l’adesione alla protesta, Il presidente avrebbe dovuto semplicemente affacciarsi alla finestra alle ore 9 e vedere il piazzale di Atm pieno dei mezzi rientrati per sciopero. La foto, del resto, vale più di ogni parola e di ogni comunicato. Giuseppe Campagna, che è anche esponente di Asstra, associazione datoriale di categoria, nel suo comunicato esprime gravi giudizi sui lavoratori e sulla legittima azione di sciopero indetta a livello nazionale, parole che riporteremo – continuano i sindacati – all’attenzione delle nostre segreterie nazionali.

Infine, In merito alla squallida allusione ai lavoratori che avrebbero scioperato solo perché destinatari di contestazioni disciplinari, rispondiamo al Presidente che ad oggi i lavoratori sfuggiti alla sua spasmodica azione punitiva si contano ormai sulle dita di una mano. Dovesse confermarsi la fantasiosa teoria per cui sciopera per ripicca solo chi riceve la contestazione disciplinare, col sistema di giustizia sommaria che vige in Atm siamo fiduciosi sull’adesione del 100% alla prossima azione di lotta. Chi semina vento raccoglie tempesta».

Un commento

  1. Se è vero che tutti i lavoratori di ATM sono stati destinatari di contestazioni disciplinari (meno cinque ??) quale era il modo di lavorate durante la precedente dirigenza?

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