Il sindaco Basile conferma il via libera, seppure provvisorio, per i tre pozzi di Mili e "si potrà revocare l'ordinanza"
MESSINA – “Sono appena arrivate le autorizzazioni. Come da normativa, l’autorizzazione è provvisoria poiché c’è l’iter da seguire per quella definitiva. Questa autorizzazione ci permetterà di revocare l’ordinanza”. Il sindaco Federico Basile si era sempre detto sicuro di questo risultato: l’acqua a Messina è potabile. L’Asp ha infatti appena autorizzato per l’uso umano i pozzi di Mili: Busà e Oteri, dopo il precedente via libera al pozzo Cucinotta. Non si tratta di una procedura definitiva ma di un significato passo in avanti sì.
In questo periodo, la mancata potabilità dell’acqua a Messina è diventata un caso politico. In merito alla salubrità dell’acqua, la senatrice Dafne Musolino ha presentato un’interrogazione parlamentare e chiesto l’invio degli ispettori. A sollevare il tema è stato il comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto!”, che si prepara a un nuovo sit-in domattina davanti al Municipio, dalle 10.30: “Il Consiglio Comunale straordinario non ha dissipato i tanti dubbi, né risposto alle tante domande che abbiamo posto in questi mesi. L’acqua del Comune si può bere o no? A questa semplice domanda né il sindaco, né l’Amam, né il direttore generale dell’Asp Cuccì, a cui uno dei nostri portavoce ha posto direttamente la domanda, hanno saputo rispondere. E non poteva essere altrimenti perché l’ordinanza sindacale del 5 settembre scorso è ancora in vigore”.
La necessità di riorganizzare l’Amam
Ordinanza che ora il primo cittadino revocherà. Un’altra grande questione riguarda l’organizzazione dell’Amam, per fronteggiare i notevoli problemi in città, nell’attesa che ci siano miglioramenti grazie agli effetti degli interventi strutturali nella rete idrica. E Basile confida nelle misure compensative del ponte per ottenere ulteriori finanziamenti e riparare ancora di più, oltre il previsto 15 per cento, le perdite di una rete colabrodo.

Ma come non era contrario al ponte, adesso vuole le opere compensative per riparare la rete idrica, la politica e anche serietà. Adesso dia indicazione all’Amam come rimborsare parte delle fatture dell’Amam agli utenti che hanno acquistato acqua in bottiglia per un anno.