Barcellona. Il Pdci locale: «Garantire la libera manifestazione delle idee e la crescita culturale»

Barcellona. Il Pdci locale: «Garantire la libera manifestazione delle idee e la crescita culturale»

Barcellona. Il Pdci locale: «Garantire la libera manifestazione delle idee e la crescita culturale»

mercoledì 13 Gennaio 2010 - 22:24

Sotto accusa il regolamento del Palacultura Cattafi e le condizioni precarie della Biblioteca comunale.

«A Barcellona le occasioni di crescita culturale, per i cittadini e, soprattutto per i giovani, diminuiscono ogni giorno di più». Questa la denuncia che porta la firma del segretario della Federazione provinciale del Pdci, Antonio Bertuccelli, e della segretaria del circolo “E.Berlinguer” della zona tirrenica, Giacinta Previte. Ad essere messo sotto accusa, in primo luogo, quale fatto “grave e indicativo di tale tendenza”, il regolamento del Palacultura Bartolo Cattafi, varato dalla Provincia Regionale di Messina nell’ottobre scorso. Secondo il partito, tale regolamento «in base al quale chi voglia svolgervi manifestazioni politiche, culturali o di altro genere deve versare una cauzione di 200 euro e deve essere provvisto di assicurazione», violerebbe palesemente il principio di uguaglianza tra i cittadini, poiché tali limitazioni non vengono invece applicate «per le manifestazioni sponsorizzate dalle varie amministrazioni pubbliche». Un “escamotage” – così lo definisce il partito – finalizzato ad «impedire alle forze di vera opposizione politica e culturale di operare e di divulgare le loro idee tra la gente». A ciò si aggiungono le precarie condizioni in cui versa la Biblioteca comunale di Barcellona, «costretta a non dare in prestito la maggior parte dei libri, perché l’ala in cui si trovano è stata dichiarata inagibile da parecchi mesi, senza che siano iniziati dei lavori per sistemarla». Il Pdci chiede pertanto che «tali ostacoli alla libera manifestazione del pensiero, garantita dalla Costituzione, vengano immediatamente rimossi, che il Palacultura sia messo a disposizione di tutti, senza “pegni” da pagare, e che si proceda al più presto ai lavori necessari per rendere agibile l’ala della Biblioteca comunale indicata».

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