Basile e il ponte: "La priorità è Messina con le opere complementari"

Basile e il ponte: “La priorità è Messina con le opere complementari”

Marco Olivieri

Basile e il ponte: “La priorità è Messina con le opere complementari”

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mercoledì 20 Agosto 2025 - 07:30

Il sindaco definisce "politica" la diffida nei suoi confronti e insiste: "Acqua, strade e arterie principali da completare prima della grande opera"

MESSINA – “Sono preoccupato per l’operazione ponte sullo Stretto a Messina? La preoccupazione è derivata dalla premura che c’è stata in questi anni nel riprenderla. Ora quest’opera deve essere ragionata con tutti i soggetti interessati”. Il sindaco Federico Basile ha avviato ieri un tavolo permanente sul ponte a Palazzo Zanca. E riflette su quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi e in prospettiva.

Sindaco, un commento sulla diffida presentata da movimenti e partiti nei suoi confronti. Sul fronte no ponte, la si rimprovera di agire diversamente dai primi cittadini Caminiti e Falcomatà…

“Ognuno adotta un comportamento rispetto alla buona pratica amministrativa. Se i miei colleghi hanno fatto delle scelte, non è detto che altri sindaci debbano agire allo stesso modo. Questo è un criterio generale. La diffida ha un sapore più politico che pratico. Io forse sono troppo pragmatico, legato all’amministrazione e non a elementi eccessivamente politici, ma l’esigenza di oggi non è fare un ragionamento sulle opportunità. Ma sulla gestione di qualcosa che già c’è. Per carità, il Partito democratico, il Movimento Cinquestelle, un sindacato importante (la Cgil, n.d.r.) ritengono di mettermi in mora. Io continuo ad amministrare con la consapevolezza che la strada da percorrere è quella del dialogo. E non in relazione al colore politico. Ma alla necessità di rappresentare le esigenze di Messina, se così sarà. Aggiungo sempre il se perché le strade sono molteplici. Esigenze che in questi anni abbiamo portato avanti”.

Lei parla di opere complementari e non compensative…

“Non c’è un elemento che potrà compensare quello che sarà un disagio, così come avviene con tutti i cantieri. Si tratta di opere che servono alla città, prima ancora della realizzazione del ponte. Acqua, strade e il completamento di arterie principali vanno affrontati in precedenza rispetto all’avvio della grande opera. Abbiamo fatto un elenco di 430 milioni di opere preliminari. Prima dei pilastri del ponte, ci aspettiamo viabilità alternative, strade, acqua e una serie di opere che devono preparare la città alla costruzione”.

Non teme la paralisi della città?

“Il tema che dobbiamo porci, di fronte a un’opera di questo tipo, è evitare che nasca la paralisi. Se avessi dodici cantieri in una volta, sarebbe un disastro. Già con un raddopio ferroviario, villaggio Unrra è entrato in sofferenza. Occorre sedersi attorno a un tavolo e capire come, insieme, trovare soluzioni. Faccio un esempio: realizzando magari la soluzione della Panoramica fino a Tono, dreno un traffico in quella zona e ne libero un’altra. Governare un processo è la priorità”.

Le opere preliminari chieste da Palazzo Zanca

Ecco le opere individuate dall’amministrazione Basile: il completamento dei depuratori di Tono e Mili, il completamento della strada Panoramica dello Stretto nel tratto tra Granatari e Mortelle, la variante alla SP45 a Faro Superiore in direzione Tono, la realizzazione di un’area di protezione civile con sistemi di monitoraggio e allertamento, la sistemazione del Torrente Papardo, la via del mare, diversi progetti sul potenziamento della rete idrica e fognaria (acque bianche e nere). E, ancora, la riqualificazione dell’area di Gazzi, la realizzazione di una nuova caserma dei vigili del fuoco nella zona nord, acquisendo gli immobili dell’ex istituto Marconi, la rifunzionalizzazione degli ambiti di risanamento della zona sud di Messina destinata all’edilizia residenziale urbana, l’allargamento della viabilità sul Torrente Annunziata, la metromare tra Tremestieri e Torre Faro, la messa in sicurezza e il ripristino della discarica a Vallone Guidari.

Tra le intenzioni di Palazzo Zanca, il completamento dei lavori per il rifacimento idrico riveste una particolare importanza. E potrebbero rientrare agli interventi del progetto Pinqua a Bisconte, Fondo Fucile e caserma Sabato. Data l’impossibilità di terminare entro il marzo 2026, per i progetti finanziati dal Pnrr bisogna correre ai ripari.

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6 commenti

  1. Scusate, ma non resisto.
    Forse si sta dicendo che senza ponte, tutte le opere citate non sarebbero fatte ?
    In realtà le opere, più o meno tutte, sono prioritarie e già previste.
    Quindi non basta:
    chiamarle complementari, per giustificare il ponte;
    dire che il vantaggio sarà più del disagio, per nascondere una disorganizzazione enorme; e nemmeno che il nostro primo cittadino è dell’amministrazione del fare, e tutti gli altri no, per evitare di ricordare errori e scivoloni, un po’ come capita a tutti…

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  2. Caro Basile, con questa posizione ti sei giocato il secondo mandato…

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  3. messinese stanco 20 Agosto 2025 10:34

    La priorità è che te ne vai a casa, siamo stufi delle prese in giro. Ormai sono passati 3 anni e non hai concluso nulla, se non le foto su facebook che scatti all’inizio degli eventi, per poi scappare 5 minuti dopo.
    Sei una delusione.
    – foto, + fatti.

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  4. Esatto SereL.
    O ci prendiamo il ponte o restiamo piantati così come stiamo.
    Può vederci una opportunità oppure un ricatto.
    Ci sta anticipando che non saranno usati a dovere i i miliardi del PNRR.

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  5. Cara stanca…
    Basile il secondo mandato se lo sta guadagnando a piene mani.
    Prevedo che i pollici in giù al mio commento saranno maggioritari, visto l’orientamento di questa testata e la ovvia preponderanza di nopontisti tra i suoi lettori.
    Pazienza me ne farò una ragione, ci vediamo alle urne.

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  6. Il secondo mandato non è il problema. Il problema è se questi scappati di casa, in primis il loro mentore, debbano o no continuare a fare danni col loro opportunismo piccino

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