Uno dei migliori Messina della stagione strapazza l'Igea Virtus. I biancoscudati restano al terz'ultimo posto ma i tre punti permettono di dare continuità al risultato di mercoledì in Coppa Italia. Solo così, con risultati positivi in successione, si può sperare di risalire la china in campionato. Le cose buone fatte vedere dai nuovi e il carattere messo in mostra da tutti fanno pensare che il Messina possa ancora dire la sua in questo girone I di serie D. La squadra di Barcellona, invece, completamente priva di nerbo, che ha la sua occasione più nitida solo a partita già abbondantemente chiusa.
La cronaca del match: Il Messina parte subito forte. Al 5’ colpo di testa da parte di Barbera su punizione di Genevier, Cascione risponde alla grande ma senza trattenere e deve intervenire, quindi, anche per sventare un tentativo di ribattuta biancoscudata. E’ il preludio al vantaggio locale che si materializza già al 7’, con un diagonale preciso di Catalano, il quale trova il modo di concludere dopo una serie di rimpalli provocati da Tedesco e Traditi. I padroni di casa continuano a premere, in particolare con Arcidiacono, che penetra in area ma la sua conclusione viene respinta in angolo da un difensore avversario. Alla metà della frazione ci prova Genevier dai 30 metri, la traiettoria del tiro è centrale e il portiere barcellonese in questo caso non ha problemi. Al 39’ Arcidiacono colpisce il palo con un cross che sorprende tutti, anche il suo compagno Catalano che non riesce ad approfittarne pur raccogliendo per primo la sfera. Passano 120 secondi e i due sono ancora protagonisti in area Igea: a un soffio dal concludere entro i sedici metri, Catalano si fa anticipare dal portiere, che nell’uscire però, spalanca la porta ad Arcidiacono che a sua volta non riesce a gonfiare la rete per l’opposizione della difesa igeana, schierata quasi sulla linea. Nel recupero del primo tempo i peloritani, prima trovano un altro legno (splendido flitrante di Arcidiacono per il n.11 del Messina, a seguito di una gran giocata in mezzo al campo di Genevier), poi finalmente il meritato raddoppio, grazie all’inzuccata di Genevier su corner guadagnato proprio nella precedente azione del palo. Questa volta non impeccabile Cascione che esce a vuoto, facendosi scavalcare dalla palla.
Il secondo tempo è meno vivace, con l’Igea Virtus che non va mai vicina a riaprire la gara, incapace di creare pericoli dalle parti di Lourencon. Piuttosto è il Messina che continua a macinare gioco, con i suoi uomini migliori. Al 55’ Arcidiacono, in iniziativa personale, si presenta in area ma il suo tentativo di pallonetto a beffare il portiere, complici le tremende condizioni del campo, produce l’effetto di alzare troppo la palla, che si perde oltre il fondo. Al 68’ Selvaggio galoppa sulla fascia e serve un assist d’oro sempre per Arcidiacono, chiuso, suo malgrado, all’ultimo da Mancuso. Ma il gol, per l’attaccante col 7 sulle spalle, arriva comunque, con un gran destro a chiudere un micidiale contropiede che vede l’assistenza di Bossa. A circa un quarto d’ora dalla fine, Cascione è battuto dunque per la terza volta. E potrebbe esserlo una quarta, all’87’, ma il neo entrato Aldrovandi si divora, non si sa come, un gol gigantesco, mandando fuori di fronte alla porta sguarnita. Da segnalare infine, il gol della bandiera sfiorato dall’Igea al 92’, con Calabrese, la cui botta violenta finisce di pochissimo a lato.
IL TABELLINO
Messina-Igea Virtus 3-0 (primo tempo 2-0)
Marcatori: 7’ pt Catalano (M), 45’+ 3’ pt Genevier (M), 32’ st Arcidiacono (M).
Messina (4-3-3): Lourencon; Biondi, Zappalà, Mbaye (dal 44’ st Lundqvist), Barbera; Bossa (dal 33’ st Amadio), Traditi (dal 36’ st Dascoli), Genevier (dal 41’ st Aldrovandi) ; Catalano, Tedesco (dal 20’ st Selvaggio), Arcidiacono. All. Oberdan Biagioni.
Igea Virtus (3-5-2): Cascione; Allegra, Akrapovic, Dodaro, Bucca (dal 28’ pt Santapaola), Diamoutene, Mancuso (dal 24’ st Grosso), Giambanco (dal 24’ st Miuccio), Perkovic, Pisaniello (dal 15’ st Moussa), Asprilla (dal 1’ st Calabrese). All. Giacomo Tedesco.
Arbitro: Marco Gullotta di Siracusa (assistenti Davide Mongiovì di Agrigento e Francesco Piccichè di Trapani).
Note —– Ammoniti: Giambanco al 18’ pt (I), Mbaye al 7’ st (M), Lourencon al 21’ st (M), Grosso al 35’ st (I).
Recuperi 4’ pt; 3’ st. Calci d’angolo 5 (M); 4 (I).
