In un'altra cella è stato trovato uno smartphone usato da un altro detenuto. L'allarme di Fp Cgil
MESSINA – Casa circondariale di Gazzi: un detenuto ha sferrato diversi calci e pugni a due agenti di polizia penitenziaria. Un detenuto appena trasferito per motivi di ordine e sicurezza e che li ha aggrediti all’interno della sezione “Ex art. 32”. Gli agenti, trasportati d’urgenza al pronto soccorso, hanno riportato una prognosi di 20 giorni. Poco più tardi, in un’altra sezione detentiva, gli agenti hanno scoperto all’interno di una camera detentiva uno smartphone in uso da un detenuto. Quest’ultimo, dopo alcune resistenza, si è poi assunto la responsabilità del possesso del telefono, la cui detenzione è divenuta reato già da alcuni anni.
Fp Cgil: “Sono precarie le condizioni di lavoro per gli agenti penitenziari”
Al riguardo, così si pronuncia la Funzione pubblica Cgil: “Ennesima violenza all’interno della Casa Circondariale di Messina. Chiediamo l’intervento dell’amministrazione. Esprimiamo grande preoccupazione relativamente alle precarie condizioni lavorative degli agenti di polizia penitenziaria i quali quotidianamente, con grande sacrificio e sprezzo del pericolo, svolgono i propri compiti istituzionali”.
Questo il commento del segretario della FP Cgil di Messina Francesco Fucile e del coordinatore
provinciale Giovanni Spanò, che rivolgono “un plauso agli agenti che hanno individuato e sequestrato il telefonino. Esprimiamo pure massima solidarietà e vicinanza agli agenti vittime dell’ aggressione, esortando l’amministrazione penitenziaria ad attuare urgenti provvedimenti che tutelino il personale di
polizia penitenziaria, nonché l’immediato trasferimento dei detenuti autori dei reati”.

Mi chiedo 🤔come ha fatto ad entrare il telefonino in cella ….il sistema di perquisizione evidentemente presenta “falle “da riparare urgentemente😱…. solidarietà alle guardie carcerarie vittime dell’ aggressione…..massima condanna per chi si è reso” protagonista” del vile attacco😤😖.